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“Rossini! Rossini!”

Creato il 05 novembre 2010 da Cinemaleo

1991: Rossini! Rossini! di Mario Monicelli

“Rossini! Rossini!”
“Rossini! Rossini!”

Un grande sforzo produttivo ma che non ha dato i risultati sperati.

 

Una lunga gestazione per un’opera che doveva dirigere il grande Robert Altman e che dopo due anni di discussioni e controversie fu affidata al nostro Mario Monicelli.

Una delle più costose realizzazioni del nostro cinema degli anni Novanta ma che ha deluso pubblico e critica: Monicelli ricostruisce la vita del grande compositore pesarese, ma senza il nerbo e la passione che sarebbero stati necessari” (FilmTv.it), “Il film non trova rappresentato con la incisività necessaria il grande personaggio del protagonista. Infatti, non risulta convincente né la parte che riguarda la giovinezza dell’artista, con i suoi trionfi di compositore e le sue vicende amorose con celebri cantanti, né viene approfondito il dramma della maturità e della vecchiaia precoce di Rossini (ritiratosi a trentasei anni dal teatro), genio sopravvissuto a se stesso, e ridotto a vivere, amorosamente assistito dalla moglie, fra una quantità di malattie vere ed immaginarie, mentre si sente troppo lontano dalla musica moderna. Cosicché lo spettacolo… risulta piatto, dispersivo, e a volte piuttosto noioso” (‘Segnalazioni cinematografiche’, vol.12, 1991), “Poco curato sia dal punto di vista storico-biografico che da quello musicale” (Enrico Giacovelli), “Un film senz’anima che non ha lasciato tracce” (il Morandini).

Costumi (premio David di Donatello) scenografie ambientazioni curatissime. Visivamente un grande spettacolo che purtroppo la scialba copia che circola in tv tradisce. Ma nulla di più. Non c’è originalità, non c’è creatività né nella sceneggiatura né nella regia: si ha quasi l’impressione che i grandi Suso Cecchi D’Amico e Mario Monicelli si siano presi una vacanza: sicuramente non hanno realizzato un‘opera degna di loro. La narrazione procede monotonamente, senza un guizzo che possa destare la nostra attenzione od emozionarci: anche le pagine di musica non appaiono ben inserite o valorizzate. Difettoso (e mal diretto) il prestigioso cast (1). Philippe Noiret non ha modo di mostrare il notevole talento da tutti riconosciutogli, si limita a dire le sue battute svogliatamente e sembra poco interessato al ruolo che interpreta. Jacqueline Bisset, che in molti altri film ha evidenziato bravura e intensità, qui stranamente appare ingessata e monocorde. Sergio Castellitto fallisce completamente e disegna un personaggio scialbo e incolore. Migliore la prestazione della sempre brava Sabine Azéma che conferisce alla seconda moglie del protagonista sfumature degne di nota. Bravissimo Giorgio Gaber (“sorprendente!” ha scritto Lietta Tornabuoni su ‘La Stampa’) e ci si chiede perché non sia stata affidata a lui la parte di Rossini giovane.

note

(1) In fase di montaggio sono state tagliate le scene riguardanti gli incontri a Vienna tra Rossini e Beethoven (interpretato da Vittorio Gassman).

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