Storia
Brevemente, passiamo in rassegna i principali eventi che hanno permesso la nascita di una cultura vitivinicola di tale importanza in questa zona.
Certamente, buona parte del successo che è stato ottenuto sia dal Rosso di Montalcino che, sopratutto, dal Brunello di Montalcino è dovuto indubbiamente alla presenza in questi territori, secoli or sono, della popolazione etrusca.
Montalcino fu un vero e proprio simbolo della Senesità, almeno a partire dall'anno 1555, in cui venne offerto al governo repubblicano uno degli ultimi appigli per trovare protezione e rifugio nei confronti dell'esercito imperiale di Carlo V.
D'altra parte, Montalcino significa anche una delle ultime propaggini che caratterizzano il suolo senese, prima di lasciar spazio ai tipici boschi della Maremma.
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- Rosso di Montalcino 2">Rosso di Montalcino
Questa denominazione comprende un particolare vino rosso toscano che viene prodotto all'interno di terreni che sono localizzati proprio all'interno dello storico comune di Montalcino, che si trova in provincia di Siena.
In pratica, stiamo parlando dei medesimi vigneti da cui si produce anche il famosissimo Brunello di Montalcino DOGC.
Allo stesso modo di quest'ultimo, anche il Rosso di Montalcino consta di un'importante quantità di Sangiovese Grosso, che da queste parti viene più comunemente chiamato con il termine di Brunello, una volta che è stato vinificato in purezza: in poche parole, non è stato ricevuto alcun aiuto o alcuna integrazione da parte di uve che vengono prodotte all'interno di diversi vitigni, nonostante abbiano anche l'autorizzazione per la provincia di Siena.
Invecchiamento
Sappiamo molto bene che il Brunello è uno di quei vini che deve assolutamente riposare almeno cinque anni, facendo un rapido calcolo e sommando invecchiamento e affinamento.
Per quanto riguarda il Rosso di Montalcino, invece, i tempi di invecchiamento risultano decisamente minori.
E' proprio il disciplinare di produzione, come sempre, a fare in modo di stabilire tutta una serie di regole rigorose che devono essere rispettate per attuare la procedura di invecchiamento.
Di solito avviene in questo modo, ma in questa occasione, il disciplinare non fa nemmeno riferimento ad alcuna tipologia di periodo di invecchiamento o di affinamento.
Infatti, l'unico limite che viene sanzionato dal disciplinare di produzione è quello che fa riferimento al termine di messa in commercio del Rosso di Montalcino, che non deve avvenire prima del primo giorno di dicembre dell'anno che segue quello in cui è avvenuta la produzione delle uve.
Certamente, questa decisione si spiega con la volontà di lasciare ai produttori un margine discrezionale molto più ampio di quanto non avviene tradizionalmente, sopratutto per quanto riguarda due momenti assolutamente importante della produzione di questo vino rosso toscano.
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Per quanto concerne le caratteristiche vere e proprie di questo vino rosso, dobbiamo sottolineare come di dimostri sempre particolarmente vivace ed intenso, oltre al fatto che al palato risulta estremamente fresco.
Alla degustazione, il Rosso di Montalcino presenta una tipica colorazione rossa rubino, particolarmente vivace, con un profumo elegante, ma allo stesso tempo morbido, con dei tratti caratteristici di frutti rossi e sottobosco.
Non dobbiamo dimenticare che si può notare anche una morbida sensazione erbacea e, in alcuni casi, di marasca.
Il sapore è particolarmente asciutto o armonico, con dei risvolti di tannini, che assumono contorni sempre più vigorosi, ma in altre occasioni diventano anche meno marcati.
Abbinamenti
Nella maggior parte dei casi, questo vino rosso DOC si caratterizza per essere un abbinamento ideale con quelle pietanze non troppo complesse, che sono realizzati a base di carni rosse o legumi.
Ad esempio, il Vino rosso di Montalcino riesce ad essere particolarmente efficace quando si tratta di accompagnare primi piatti al forno, carni alla griglia o anche grandi arrosti.
Si tratta di un vino che riesce ad essere piuttosto eccellente quando si tratta di accompagnare il pollame nobile, così come il coniglio alla cacciatora.
Da apprezzare anche il Rosso di Montalcino nel momento in cui viene servito con dei formaggi stagionati.
Curiosità
In alcuni casi potrebbe anche succedere di trovare disponibili sul mercato tutta una serie di bottiglie di vino Rosso di Montalcino DOC che riportano la scritta “Vigna”, che in determinate situazioni viene seguito a ruota anche dal nome che caratterizza il vigneto.
In questa occasione, però, non si tratta esattamente di un nome che va ad indicare un importante livello qualitativo, ma sopratutto non fa alcun riferimento a delle tecniche produttive differenti.
Come si può facilmente intendere dal nome stesso, invece, stiamo parlando solamente di un'opera di semplificazione della vigna di provenienza.
Eventualmente, quest'ultima può essere certamente messa in relazione ad un'uva di più elevata qualità, ma solamente nel caso in cui questo vigneto possieda tutta una serie di caratteristiche di natura ampeleografica (ovvero di come è formato il suolo), nonché di esposizione.