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Rosso Istanbul

Creato il 06 febbraio 2014 da Fiorellafr

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Ci sono volte in cui ci affanniamo alla ricerca di qualcosa, di qualcuno, di un oggetto o di uno stato d’animo, preoccupati, impazienti, forse poco fiduciosi. E ci sono altre volte in cui invece pazientemente aspettiamo. Consapevoli, certi che è solo questione  di tempo.

Così è stato quando ho scoperto “Rosso Istanbul”, il primo libro di Ferzan Ozpetec.

Da tempo sentivo un’attrazione forte e rumorosa nella mia testa per questa città, Istanbul…una voglia di scoprirla,   di immergermi in nelle sue vie trafficate, tra spezie e frutta secca, tra vecchi servizi da tè e modernissimi bar con wi-fi, nelle sue piazze a volte teatro di scontri, nelle sue moschee, nei suoi hamam, nelle sue albe e nei suoi tramonti sul Bosforo.

Tramonti sul Bosforo”….quando in profumeria qualche mese  fa mi hanno invitato a provare questa nuova fragranza mi è sembrato un altro segno del destino: profumo di fichi e datteri, di pistacchi e miele, di tè caldo  e sfoglie fragranti, di magiche atmosfere di un tempo lontano, tra regine ottomane e capricciosi sultani, di voci femminili in un harem e di bellissimi uomini dagli occhi nocciola..

Questo libro è arrivato, a sopresa, meravigliosamente  atteso.. esattamente come lo sognavo.

Nell’attesa di un viaggio ad Istanbul avevo pensato di documentarmi e di scoprire tutto quello che potevo sulla città ma…qualcosa mi dissuadeva dall’ affidarmi ad una guida per turisti, volevo un racconto..desideravo pagine  di trame che mi catapultassero dentro Istanbul, ma passando per Bisanzio, attraverso la sua storia, di odalische e mercanti, di guerre  e di poeti…volevo un romanzo d’altri tempi, da leggere in penombra, dove si ripetesse all’infinito la parola Bosforo, la adoro.  Adoro questo nome, sussurrato mille volte  come all’orecchio del proprio amato,  sfuggente e misterioso….

Così è stato leggere il romanzo di Ferzan Ozpetec, come un regalo che aspettavo, un sogno sul Bosforo, dolce come un ricordo di famiglia, prorompente, rosso come la passione, antico e moderno,  una danza dai passi perfettamente ritmati, passato e futuro insieme, avvolti in un lungo e infinito abbraccio.

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