Magazine Cultura

Rossori e sospiri e biblioteca e Jabba The Hutt

Creato il 25 febbraio 2016 da Margheritadolcevita @MargheritaDolcevita

Questo post c’entra con la patente, con Sandi e il Pandino, anche se all’inizio non sembra.

Vi avevo parlato del bibliotecario bello? No eh? Cominciamo dal principio. Qualche mese fa ho litigato pubblicamente con la bibliotecaria. E’ una testa di cazzo, questo lo sapevamo già, ma ogni tanto esagera ed è bene farglielo notare, ma siccome è una testa di cazzo non se ne rende conto e pensa di aver ragione e in pratica è come discutere di antropocentrismo con un gambero. In seguito a questa discussione ho pensato che era meglio non tornare nella biblioteca del paese, e quindi urgeva trovare un’alternativa. Tra i due paesi vicino a casa dotati di biblioteca ho scelto quello che Anacleto ha reputato il più comodo per passarci in macchina. Chi ci lavora nella biblioteca del paese comodo? BB. Aka il bibliotecario più bello del mondo. BB è proprio bello. Ha la barba. E’ bello. E poi è gentile, affabile, simpatico, poeta, filosofo, letterato, fa iniziative con i bambini a cui partecipano orde di madri che non ci penserebbero due volte a dar fuoco al marito per scappare con lui.

13__800E niente. Insomma io vado in biblioteca, adesso da un po’ non più perché sono appiedata, me lo guardo, prendo in prestito un libro a caso e vado via. Sì. Sono a questo livello. C’è da dire una cosa, Avendo una vita sociale praticamente inesistente, non mi capita molto spesso di prendermi sbandate per persone vicine, esistenti nella mia di realtà, quindi lui è una felice eccezione. Ma appunto, lui è BB, io sono Jabba The Hutt, lui penso sia occupato come la Polonia nel ’39, io vabbè si sa. Quindi ok, a me va bene guardarlo, mi piacciono le cose belle, lui è bello, è una cosa molto lineare.

Salta fuori che spesso con Sandi e il Pandino passo vicino alla biblioteca. All’inizio non dicevo niente perché riuscivo giusto a vedere due metri davanti a me senza rendermi conto di ciò che avevo intorno. Potrei anche essere andata a Cremona e non me ne sarei resa conto. Ultimamente invece ho aumentato i metri, da due sono passata a sette/otto, per cui sono recettiva agli stimoli esterni. Un po’ troppo. Talmente recettiva che una malaugurata mattina ho pronunciato le seguenti parole

AH QUA È DOVE LAVORA IL BIBLIOTECARIO BELLO!

Apriti cielo. Sandi, che non manca mai di parlarmi di ex, morose e donne varie, si è illuminato, probabilmente non vedeva l’ora, la riprova che anche la Jabba The Hutt al suo fianco ha un apparato riproduttivo e istinti da persona normale. Chiaramente ora ogni volta che passiamo davanti alla biblioteca volano battutine e stupidate varie, vuole andarlo a vedere (eh pure io, non lo vedo da un pezzo, ma sorvoliamo) e ha capito su cosa deve puntare per mandarmi completamente nel pallone. Stamattina stavo persino guidando discretamente, percepivo di avere un pallido controllo del Pandino, fino a quando non è spuntato fuori nel discorso lui, BB, e ciao. Riesco ad essere impassibile su tante cose, Sandi che ce l’ha con le donne, Sandi che fa il maschilista, Sandi che inspiegabilmente tifa Napoli (sapendo che io sono juventina), Sandi che prende per il culo i miei cappelli (oddio, questo un po’ meno, lunedì l’ho picchiato sulle gambe ma ok, passiamo oltre), Sandi che alle 9 del mattino mi parla di polenta lardo e funghi, Sandi che odia i gatti e ama i cani, Sandi che muove le mani per darmi delle indicazioni che io però non capisco (ora non lo fa più perché gli ho dato due sberle sulla mano sinistra quindi ha smesso). Abbiamo instaurato un clima di terrore vicendevole, lui mi irrita, io lo picchio o lo insulto, e bene o male questo equilibrio funziona. Tranne quando si parla di BB, lì allora nell’ordine divento viola, inizio a balbettare, non capisco più un cazzo e finiamo con Sandi con la mano sul volante io che gli dico FAI TU e lui che mi dice NO MA CHE FAI TU, FAI TU! e così via fino a quando non passa il momento critico, la strada torna dritta, lui continua ad insultare la sua ex e io sono contenta e rido e va tutto bene.

Mi ha già detto che se andiamo in biblioteca assieme, il che chiaramente non succederà mai, dirà tutto a BB e farà in modo che qualcosa succeda. Ora, io l’ho mandato a quel paese perché era la cosa giusta da fare. Io voglio molto bene a Sandi e lo ringrazio che mi sta aiutando mentre sto facendo finta di imparare a guidare, da un certo punto di vista apprezzo anche che tenti di trattarmi come se fossi una ragazza normale. Ma non lo sono, io sono Jabba The Hutt, e quindi il tutto mi indispone perché non posso reagire come una ragazza normale, non posso nemmeno far finta perché sarei ridicola. Mannaggia a me e ai miei ormoni e a Sandi e a BB e a me e a Sandi soprattutto, di nuovo.



Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Magazines