Ma quella di oggi è stata una giornata particolare, scandita in tutta Italia come ad Alessandria dallo sciopero generale indetto da Cgil, nella quale centinaia di migliaia di lavoratori sono scesi in piazza per dire no alla disoccupazione e al precariato; è proprio su questo argomento- il lavoro- che Bindi ha fatto leva, descrivendo la grave situazione occupazionale in cui versa la Penisola, l’enorme carenza d’impiego per i giovani e le donne, la mancanza di una seria politica industriale da parte della Maggioranza, la scomparsa della piccole/medie industrie e del manufatturiero, i redditi e la cassa integrazione. “In Italia il lavoro è stato offesonella sua dignità e nei suoi diritti”, ha scandito più volte la Bindi. Lavoro, ma non solo. Nulla è stato risparmiato all’evasione fiscale, alla corruzione dilagante, alla “propaganda di governo che si autobattezzato il movimento per la famiglia e per la vita”, al cosiddetto processo breve, al debito pubblico, e alla politica economica del ministro dell’economia, Giulio Tremonti per i tagli indiscriminati a istruzione, cultura, pensioni, scuola pubblica e università, passando per la “fallimentare lotta al deficit e all’evasione fiscale”, definita tecnicamente impossibile in un Paese in cui la crescita è pressoché nulla. E poi le gesta del governo Prodi, l’entrata nell’Euro, il progetto di federalismo reale e davvero a vantaggio dei Comuni e non come mera propaganda per raccimolare voti, “com fa la Lega”; quindi l’intenzione, “una volta al governo”, di investire in istruzione, ambiente, ricerca, innovazione ed energie rinnovabili. Forti anche le critiche nei confronti della questione immigrazione e della sicurezza.
Insomma, un intervento intenso e lineare, che nella sostanza propone il Pd come “unica alternativa possibile” dopo “il tramonto di Berlusconi”. Perchè poi “bisognerà vedersela col berlusconismo”.