Rotazione e anticorruzione. E fu così che i sindacati dei Vigili Urbani si coprirono di ridicolo

Creato il 21 novembre 2014 da Romafaschifo

Quando un sindacato si rende ridicolo, qui in redazione di Roma fa Schifo è sempre festa. Quando poi lo fa in questo modo, allora si stappa li champagne di quell'annata giusta. Vedere come si sono incartati i sindacati dei Vigili Urbani sulla questione della rotazione è fantastico, mirabolante, esilarante. Hanno fatto un merdone che la metà basta, hanno tirato per la giacchetta il presidente dell'Autority Anti Corruzione Raffaele Cantone (sempre sia lodato) e quello gli ha dato una risposta netta dandogli torto e facendo presente che la sua risposta "fa giurisprudenza" a livello nazionale.Avete capito bene: si sono fottuti da soli e hanno fotutto, se così si può dire, tutti gli altri colleghi nelle altre città.I geni sono la triplice: Cgil, Cisl e Uil. Hanno reagito alle disposizioni di Raffaele Clemente, il capo della Polizia Locale di Roma (sempre sia lodato pure lui), che impone dal prossimo mese tutto un turbiglione di rotazioni che levete, con sommo scuorno dei vigili che si erano accasati nel loro territorio, che avevano i loro punti di riferimento nel loro territorio, che si erano abituati al loro territorio, coi commercianti del loro territorio, con i permessi del loro territorio, coi cantieri del loro territorio, con le autorizzazioni del loro territorio e così via. Insomma se sei un commerciante e sei abituato a mettere la tua vettura in seconda fila di fronte al negozio (la prassi, a Roma), il vigile-di-quartiere che ti conosce da 10 anni e col quale magari hai fatto le scuole medie ha qualche remora a multarti selvaggiamente come meriteresti, brutto bastardo, mentre un vigile nuovo, che non hai mai visto, magari ha meno problemi. E così via per millecinquecento altri atteggiamenti. Anche banalmente per questo la rotazione proposta da Clemente è una cosa santa.I sindacati hanno reagito. Erano convinti che non si potesse fare. Hanno scritto a Cantone scandalizzati. Hanno organizzato le solite assemblee (pure ieri, con conseguente casino, ma se gli dici che sabotano determinati incroci per generare la congestione si offendono). Hanno aspettato la risposta e la risposta è arrivata: "non solo, cari sindacati romani, dovete fare così, non solo la rotazione vale per tutti, dall'ultimo vigile al primo dirigente, ma la cosa non vale solo per Roma ma per tutta Italia a norma di legge: ob-bli-ga-to-rio!". Pija e porta a casa, si direbbe: non è vero come sostenevano i sindacati che si deve ruotare soltanto come mansione, ma anche - dice Cantone - come territorio. Certo non da Roma a Milano, ma all'interno di Roma si. E anzi è obbligatorio. I sindacati dei Vigili la smettano di gettare nel ridicolo i loro iscritti. Inizino a collaborare con chi, a livello amministrativo e dentro il loro stesso corpo, vuole isolare la corruzione, azzerare l'inefficienza e rilanciare il ruolo del corpo in nome della legalità e dell'efficacia e soprattutto dell'inflessibilità verso le infrazioni. Noi siamo pronti a rendervene atto e rendervene grazie tutti i giorni, ma mettetevi a lavorare per il bene della città, non per coprire chi si fa corrompere o per battaglie di retroguardia "perché ormai me so comprato la casa qua e nun me posso spostà a lavorà da nartra parte". E che diamine!

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