Tanto tempo fa, quando ancora ero alle mie prime ricerche sul magico mondo dei tacchi, ho scoperto il mini-sito di Morgana, (recuperato da tale Anacreonte) dedicato prettamente ai Tacchi a Spillo, infatti medesimo era il nome, e il rigore quasi scientifico che la ragazza ha dedicato alla sua dissertazione “scarpologica” è semplicemente meraviglioso. E’ stata la mia “prima maestra”, e la ringrazio moltissimo.
E’ stata la mia ispirazione a vivere le calzatura, mia passione, come arte e artigianato sopraffino, a valutarle per il loro valore aggiunto, che donano alla nostra figura.
Colgo l’occasione per riportare il passaggio più interessante, e che risolve il più classico quesito in materia di tacchi:
Come si Misura Un Tacco a Spillo?
Dal sito: “Parliamo ora dell’altezza del tacco. Normalmente troverete almeno due versioni (su internet, nei forum, sulle scatole. ndr) su come ne si misura l’altezza: ambedue sono esatte, dipende solo dal mercato. Osservate la figura seguente.
Posizione “A”: Rappresenta il modo statunitense di misurare il tacco, ovvero “tutto dietro”. Misurato in tal modo esso ha un’altezza di 4″ e 3/4, pari cioè a 12 cm.
Posizione “B”: Convenzionalmente, in Italia, la misura è riferita all’altezza dell’asse centrale del tacco e viene normalmente espressa in millimetri. La stessa scarpa, qui da noi, la troveremo dentro ad una scatola che porterà impresso “Tacco 100″, ossia 10 cm.
E’ quindi importante prestare attenzione qualora decidiate di acquistare dall’estero, magari proprio via Internet, alle corrispondenze tra il tacco “italiano” e quello “americano”. Per una cattiva interpretazione, non volendo magari esagerare in altezza, si potrebbe essere portate a scegliere un tacco di 3″ e 3/4, pensando di vedersi recapitare una scarpa alta 95 mm (3,75 inches x 2,56 cm/in. = 9,6 cm). Salvo poi rimanere deluse del fatto che supera a stento gli 8 cm.
Sempre per ciò che riguarda l’altezza del tacco, poichè per il mercato italiano l’altezza è nominale ed è riferita ad una scarpa di taglia media (37-38), se prestate attenzione noterete che questi, a parità di modello hanno altezze differenti a seconda della taglia. La spiegazione è semplice: per un motivo di uniformità di inclinazione del piede, il produttore adotta tacchi di misura crescente al crescere della misura della scarpa. Se il tacco fosse alto poniamo ad esempio sempre 100 mm al variare della taglia, le ragazze che portano il 34 si ritroverebbero ai piedi due scarpette vertiginose mentre quelle che portano il 41 avrebbero dei tacchi nemmeno troppo alti. Pertanto, ad un’altezza reale di 100 mm per una taglia 38, corrisponderanno approssimativamente 95 mm per una taglia 34 e circa 10,5 cm per una scarpa 40-41. Ma sulla scatola troverete sempre scritto “Tacco 100″.
Non me la sentivo di stravolgere il testo della scrittrice originale: sarebbe stato spacciare per proprie teorie di altri, già ottimamente espresse.
Il sito è stato recuperato parzialmente dal web, dalla persona di cui sopra, a seguito di una cancellazione ad opera della stessa autrice: devo dedurne che probabilmente fosse “troppo avanti” per l’epoca; devono averle mosso delle critiche o qualcosa del genere.
Ecco a voi il link: qui
Rilassatevi con questa lettura deliziosa, non mancherò in futuro di riproporre altre parti topiche: come la matematica e la fisica in relazione alla postura e alla camminata sui tacchi alti! ^_^
Baci e Buona Serata
Momo