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Rotocalco Del Gomitolo: Le ballerine non sono tutte uguali! Storia e How to buy

Creato il 14 marzo 2012 da Momoilgomitolo

Buonasera miei cari Gomitoli,

in questa occasiono volgio parlarvi delle ballerine, evitando chiacchiere ovvie sulla loro comodità ma facendo luce sui pregi i difetti e, ovviamente, la storia di questo urlo di libertà dei piedi

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Rotocalco Del Gomitolo: Le ballerine non sono tutte uguali! Storia e How to buy

E’ quasi opinione diffusa, ma non mi sbilancio, che le scarpe scomode -leggi tacchi alti- siano una mattata tutta moderna: niente di più falso! Forse i tacchi a spillo, ma le suole rialzate sotto il calcagno sono state la normalità per tutto il percorso storiografico dal medioevo (possiamo considerare solo da questo periodo in poi i costumi delle varie epoche con qualche sicurezza in più, vista la maggiore disponibilità di iconografia). Esatto! Siamo in punta di piedi da secoli

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La ballerina come oggi la conosciamo è frutto di un lungo percorso evolutivo, passando dai guardaroba prettamente maschile del periodo medioevale, infilandosi nelle sale da ballo francesi del 800 e nei grandi teatri di danza. Le mitiche punte.

Sì infatti fino al 1500 la calzatura bassa per antonomasia è stata relegata al mondo maschile, che durante le grandi occasioni si arricchivano di tessuti preziosi e ricami fastosi. Ovviamente abbinate a calze di seta chiarissime e pantaloni a palloncino XD. Classy..Era un altra era ( o l’ultima fashion week? O_o mi sorge un dubbio).

Passata questa fase le scarpette basse si avvicinano al mondo femminile per culminare nel 1800, in una Francia post rivoluzionaria, ai piedi di dame danzanti sottili come guantini.

La ballerina come la intendiamo oggi è frutto dell’operato di una fabbrica rinomatissima ancora oggi: Repetto, che pare se la giochi con Porselli per chi tra le due ha importato nel mondo della moda la scarpetta da danza. Tutta colpa di Audrey Hepburn, di Brigitte Bardot, che le hanno indossate da vere pioniere di stile.

Come sono fatte:

Balza all’occhio la suola piatta o pressochè, tacco inesistente se non qualche millimetro di dislivello nelle versioni più chiccosette.

Normalmente la suola è in gomma vulcanizzata, più adatta della pelle per sopportare l’usura, anche perchè a quello spessore o le fate risuolare ogni settimana o toccate terra. Per davvero. Se le trovate con la suola di cuoio, fatele risuolare subito!

La tomaia è in genere realizzata con soffice nappa, dritta (ovvero liscia) o rovescia (suede) che ben si adatta alla forma del piede e segue la camminata in modo naturale senza “scappare” dal tallone

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(ma talvolta succede comunque..).

Non ci si pensa mai, ma sapete quanto stress devono sopportare queste minuscole scarpette? Sono tra le poche che possono vantare di seguirci in ogni singolo movimento “podale”, a differenza delle decolletee che al massimo ci accompagnano nel movimento piegandosi (alcune nemmeno quello, vedi platform e zeppe), le ballerine si contorcono, ripiegano e….beh io ci guido come fossi a piedi nudi! Fate conto

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Rotocalco Del Gomitolo: Le ballerine non sono tutte uguali! Storia e How to buy

Il taglio classico avvolge il piede appena il giusto per garantire la presa, sono molto scollate, arrivano a lasciar intravedere l’attaccatura delle dita (io le trovo molto sexy, la versione più scollata e scura è perfetta per la sera e non ha nulla da invidiare ad un tacco alto). La ballerina accompagna i lati del piede con una sottile banda di tomaia , e sul tallone abbiamo la struttura portante: a volte è elasticizzata sul bordo per far migliore presa, altrimentiè rinforzata per non cedere. Una cosa le accomuna tutte: la morbidezza!

Ho imparato ad amarle con il tempo: inizialmente per me rappresentavano la sconfitta, l’onta di non poter essere all’altezza di sua divinità il tacco alto. Ma poi la svolta, ho capito la loro importanza, ho imparato a non distruggere le mie decollete con i pedali della macchina e carpito la sottile furbizia di averne un paio in borsetta per far buon viso a cattivo gioco: trovato un succulento outlet tutto da spulciare? Via con l’assetto da guerra!

Rotocalco Del Gomitolo: Le ballerine non sono tutte uguali! Storia e How to buy

LowCost – Designer: le differenze

Qua si spacca il mondo a metà! E mettere tutti d’accordo è un impresa epica (e un filo inutile, il mondo è bello perchè vario ;D), ma fondamentalmente le differenze sono nei materiali e nelle rifiniture. Il design…oddyo, a parte le guarnizioni varie la forma è abbastanza standard, salvo poche variazioni. Le ballerine firmate sono senza dubbio molto belle, fashion e particolari, ma non trovo che valga la pena investire una somma simile per una calzatura che verrà senza dubbio sfruttata fino allo sfinimento. E’ solo una mia opinione personale, ovviamente, ma preferisco acquistare per la stessa cifra una scarpa un filo più consistente.

Una giusta via di mezzo è l’ideale: io ad esempio adoro le creazioni di Mauro Leone, ho scoperto le ottime PacoGil, e sono una assidua consumatrice di Chipie

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Tutte intorno le 50/70€ al paio, fattibile, e durevoli abbastanza da non rimpiangerle! Certo che una ballerina da 1o€ in stoffa è perdonabile XD ahahahah! Lo sfizio va tolto!

Rotocalco Del Gomitolo: Le ballerine non sono tutte uguali! Storia e How to buy

Come Acquistare un paio di Ballerine

Se la loro forma semplice vi fa pensare di poterle acquistare senza batter ciglio, in totale tranquillità….vi sbagliate! Mi spiace dovervelo dire ma le ballerine sono le scarpe più difficili da comprare, seguite dagli stivali. Perché? Semplice: devono adattarsi al nostro piede come un guanto, non sono ammessi errori sulla misura e ampiezza, non vi calzerebbero.

Per comprare delle ballerine, che vi possano accompagnare senza guai per moltissimi passi, è oppurtuno pianificare il colpo: andate la sera con il “favore” dei piedi stanchi, eviterete così di prendere scarpe che poi si rivelano troppo strette a fine giornata o con il caldo. Scegliete i modello che meglio vi avvolge i punti critici: quelli più in voga non è detto che siano adatti a tutti, e poi le ballerine sono eterne, al massimo puntate sul semplice (ripaga sempre). Quali sono i punti critici? Tallone, metatarso interno (sono dell’alluce) e mignolo. Se sono troppo lunghe non ci sono soluzioni di sorta, dimenticate cotone in punta e cinturini alla caviglia, una scarpina che si apre ai lati è tuttaltro che chic. Ovviamente devono essere della giusta misura: il piede deve restare nella scarpa durante la camminata, prima di pagare camminateci un pochino. Provatele entrambe! Mi raccomando. Al contrario una ballerina corta vi farò incarnire le unghie…doloroso e brutto da vedere!

Indirizzi Gomitoli

Porselli/Repetto, marchi storici nel mondo della danza: quelle vere, e proposte nei colori più cool. Ma costano.

Pretty Ballerinas: assurdamente carine, costano!

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Anna Baiguera, scoperta grazie alla mitica Shoegal (ho dovuto spulciare il suo blog per ritrovare il nome ;P) Bellissime scarpette, proporzionate nei colori più disparati! Prezzo medio.

Rotocalco Del Gomitolo: Le ballerine non sono tutte uguali! Storia e How to buy

Setacciate i Mauro Leone che vi si parano contro, tutti

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hanno quantità di ballerine infinitamente belle e a buon prezzo.

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Yoox è perfetto per recuperare un modello fuori produzione o semplicemente un brand che non tutti trattano (PacoGil, appunto o le mitiche Chipie)

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I modelli proposti da Tori Burch sono un investimento: comode e super fashion.P untate sul semplice: i glitter stancano e le ballerine spesso finiscono sotto outfit non proprio da gara.

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Ferragamo: non servono spiegazioni.

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E voi? Che ne dite?

Baci

Momo


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