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Rotolando verso Sud

Creato il 13 ottobre 2012 da Guidoeug @EugenioGuidotti

Noosa Heads, QLD, 13 ott 2013, ore 12:18, Noosa Public Library

Un paio di giorni fa, ad Agnes Waters, ho visitato inaspettatamente la stazione di servizio migliore d’Australia. Mentre le altre che ho incontrato generalmente sono buie, dai servizi non tanto puliti e spesso gestite da tizi e tizie che non vedono l’ora di andarsene a casa, la stazione di servizio all’incrocio con la strada per 1770 è senz’altro di un’altra categoria. Innanzitutto sta aperta fino a tardi, e con tardi intendo le dieci. Al suo interno si trova di tutto, dai bagel al prosciutto ai fusibili di ricambio per il van, passando per rotoli di bava da 60 libbre e ciabatte infradito. Ha tutto quello che può servire ed a prezzi onestissimi. Offre una cucina che farebbe invidia ad alcuni locali che ho visto in città, con un menù a base di pesce fritto, hamburgers e pollo al forno. Fantastico. Le due signore che ci lavorano sono gentili, sorridono e mantengono i bagni talmente puliti e profumati che se non ti scappa fai di tutto comunque per andarci. Ho fatto loro i miei complimenti e dalla loro reazione deduco di non essere stato il primo. Da applausi.

Agnes Waters e 1770 non sono state due tappe molto aprrezzate. Credo che dipenda da cosa si voglia trovare. Se si cerca pace e relax, allora sono il posto giusto. Se si cerca altro, qualsiasi altra cosa, allora si ha sbagliato posto. Io ho sbagliato posto. La guida diceva che erano due cittadine un poco fuori dal percorso turistico. Forse proprio per questo ho scelto di andare a visitarle. A parte una lunga serie di case favolose affacciate all’oceano, credo che ci sia un motivo per cui queste due cittadine non abbiano cattuarto l’attenzione delle moltitudini di backpackers che si spostano lungo la costa. Sono molto sonnolente e non offrono grandi svaghi. Anche le spiagge non sono belle come si vorrebbe. Ci sono un sacco di barche e si capisce che i frequentatori non hanno problemi economici, ma nulla di più, e probabilmente e è tutto quello che avrei dovuto aspettarmi.

Continuando la Bruce Highway verso sud si arriva a Hervey Bay. Prima di arrivarci, però, mi sono imbattuto in un episodio che mi ha ricordato tanto casa. Lungo la strada, saranno state le tre del pomeriggio, alcune macchine hanno iniziato a lampeggiare coi fari. Non mi era mai successo, quindi ho pensato di avere qualcosa che non andava. Ho dato una rapida occhiata e tutto sembrava a posto. Portiere chiuse, tappo della benzina chiuso e non c’era nulla che andasse a fuoco. Tutto regolare. Poi ho pensato: che ci siano i poliziotti? La strada in quel punto era caratterizzata da una lunga e ripida discesa fiencheggiata da alberi. Appena prima che la strada iniziasse a puntare verso il basso, un cartello segnalava il limite: gli 80 all’ora! Io ho rallentato per tenermi ben sotto al limite e, appostata dietro ad un albero, ecco spuntare una macchina bianca con un poliziotto che misurava la velocità delle auto in discesa. Mi sono veramente sentito a casa. Lungo una strada quasi deserta, grazie agli altri automobilisti ed alla polizia mi sono sentito sulla via Emilia per cinque minuti.

Hervey Bay è il punto di partenza prediletto da tutti per raggiungere Fraser Island. Qust’isola fatta interamente di sabbia è una delle mete più ambite da tutti i viaggiatori. Non so per quale motivo, ma ho deciso di non visitarla. Semplicemente non mi andava. Non avevo voglia di mettermi nelle mani di un altro tour opertor, prendere una barca e farmi scorrazzare da sconosciuti come a Whitsunday. Per stavolta ho deciso di passare. Ho girato il van e mi sono diretto al lungo molo che, partendo da Hervey Bay, si tuffa a perdita d’occhio nel Pacifico. Una volta ci passava il treno. Lo caricavano di tutto punto e quello ritornava poi verso Sydney. Oggi lo percorrono anziani, bambini, pescatori e backpackers. L’ho percorso tutto avanti e indietro, ho salutato Hervey Bay e mi sono diretto a sud verso Noosa. Fraser Island al prossimo giro.

Rotolando verso Sud



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