Non mi rallegra, ma non mi turba, la polemica uscita oggi sul mattino di Padova, sulla mia posizione in merito alla questione “rotonde” di via Regia, mi sorprende piuttosto che l’intervento di qualche giorno fa abbia avuto il potere di “spaccare” il Partito.Credo ci sia ben poco da spaccare perchè, almeno fino a qualche giorno fa, il direttivo del PD vigontino non aveva preso alcuna decisione in relazione a tale argomento e tanto meno aveva votato documenti in proposito.Se ora la posizione è cambiata ne prendo atto, ed essendomi dimesso dall’organismo in questione non posso contestare tale decisione.Ancora oggi però la testata del sito ufficiale del circolo esordisce con questa frase “non ci sono davvero spazi per posizioni diverse”, ed è intorno a questo atteggiamento che intendo soffermarmi, anche allo scopo di chiarire, spero definitivamente, le ragioni che mi hanno spinto ad uscire dal direttivo di circolo. Per me la politica, infatti, è un’altra cosa, per me c’è sempre spazio per una posizione diversa, anzi la politica ha tremendamente bisogno di posizioni diverse; nello specifico è rispettabile chi dice di aver impiegato mezzora per percorrere 3km, ma è altrettanto rispettabile chi afferma di non incontrare mai code, come è assolutamente degno di attenzione chi, in quel tratto di strada, oggi si sente un po’ più sicuro.Cosa dovrebbe fare allora un Partito che voglia stare davvero in mezzo alla gente? Beh, innanzitutto dovrebbe evitare allarmismi, che pure in questi mesi ci sono stati: “apocalittici ingorghi davanti all’Ipercoop(?????), pericolosissimi cordoli(poi spariti) in mezzo alla strada, rotonde private che invadono la tranquillità dei residenti e ora l’angusta e famigerata Rotonda Principale di Busa, non hanno aiutato a formulare un giudizio sereno e non aiutano nemmeno ad adottare i pur necessari correttivi, ecco, appunto, un Partito dovrebbe sapere e potere tenere conto di tutto questo, delle ansie , delle proteste e , perchè no, dei giudizi positivi, dovrebbe, in sostanza, elaborare una strategia comunicativa complessiva. Voglio infine dire due cose sull’intervento dell’assessore Ivo Rossi, politico che stimo perchè uomo concreto che ha fatto del “fare” la sua parola d’ordine e che legittimamente interviene a difesa della viabilità del territorio che amministra(Ponte di Brenta), viabilità, oggi, fortemente compromessa dagli “errori progettuali” della rotonda incriminata, mi piacerebbe che in tale ottica, per migliorare un pochettino la situazione, l’assessore padovano prendesse in considerazione l’eventualità di aiutare il nostro territorio a farsi raggiungere dalla linea urbana n.18: più trasporto pubblico, meno auto , ergo, meno code. Semplice come la politica che ho in mente io.