Rouge d’Armani. Il Rossetto con la R maiuscola

Dunque, non sono una fan dei rossetti. O meglio, mi piacerebbe esserlo ma le mie labbra sono sottili e piccole e con l’età stanno diventando ancora più sottili e quindi non credo che il rossetto mi doni particolarmente.

In più, quando il mio make up coinvolge anche un trucco labbra, per ore sento le labbra impiastricciate e mi preoccupo solo di non avere i denti sporchi o – peggio – di avere labbra incartapecorite da un rossetto che si secca.
Detto questo, tra i pochi rossetti che posseggo questo Rouge d’Armani è uno dei migliori e che non mi pentirò mai di aver acquistato (nonostante il suo prezzo non proprio politico che viaggia sui 30 euro!).

Perché? Perché è davvero uno dei pochissimi rossetti che abbia mai provato ad avere una consistenza meravigliosa e un comfort pieno. Io ce l’ho in un rosa antico chic e non troppo acceso, alla prima stesura è già a posto e non lo senti per nulla sulle labbra, senza avere quell’odiosa sensazione di “labbra coperte”. Inoltre dura per ore e non si sente. Le labbra restano ben idratate e non si secca. Mi è capitato più volte di non credere alla sensazione che avevo di “non trucco” sulle labbra, guardarmi allo specchio e vederlo ancora lì perfettamente intatto!

Sicuramente sarà uno dei brand che in assoluto continuerò ad usare quando avrò voglia di regalarmi un rossetto e lo consiglio davvero a tutte voi. Sì, è un investimento ma ne vale la pena.

La pagella
come si chiama: Rouge d’Armani
cos’è: un rossetto del brand Armani. Ne esiste una gamma molto varia di colori, in costante aggiornamento ogni stagione tra colori matte e più lucidi
il packaging: 4ml di prodotto in uno stick molto elegante, nero con le iniziali GA in rilievo e la chiusura con magnete. Nel rossetto sono altresì impresse le iniziali GA
prezzo: 30 euro circa
dove lo trovate: in profumerie con licenza GA, alcuni store Sephora (Vittorio Emanuele a Milano) e in Rinascente a Milano
Atteggiamento ecologico: la produzione del brand Giorgio Armani make up è affidata a L’Oréal che di fatto non ha ancora smesso di effettuare test su animali per alcuni suoi prodotti.