Nato nel 2008 dalla mano dell’acclamato Rabih Hage, la filosofia che c’è dietro Rough Luxe è molto semplice: immagina di stare a casa tua, quindi chiedi e sarai esaudito.
Il lusso non risiede nella metratura della stanza, ma nel vino che ordinerai o nelle lenzuola del letto. I materiali da quattro soldi vengono trattati come oggetti preziosi in grado di preservare la memoria di cioè che l’edificio rappresentava in precedenza.
Eccetto una suntuosa colazione, non vi verranno serviti altri pasti perchè la filosofia è quella di non concorrere con la miriade di ristoranti londinesi con cui – secondo lo staff del Rough Luxe – non si può competere
«A little bit of luxury in a rough part of London. A little bit of rough in a luxurious London.»




