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Il periodo che precede il Natale dà a tutti i viaggiatori ottimi spunti per nuovi viaggi. Io non amo moltissimo i luoghi affollati e l'arrivo dell'inverno mette nel mio cuore la voglia di trovare dei posti quasi solitari, dove il silenzio della natura parla più di mille persone. Rovaniemi, in Finlandia, potrebbe essere un luogo un po' controverso: di certo la presenza del Villaggio di Santa Claus attira molte persone, dalle età più disparate. La città di Rovaniemi e soprattutto i suoi dintorni sono, però, un posto perfetto per chi, come me, nell'inverno cerca la contemplazione della Natura.
Vale la pena di andare da quelle parti?
C'è una sola risposta alla domanda fatta qui sopra: sì.E aggiungo un'altra informazione fondamentale: Rovaniemi d'inverno si tinge di magia ma nelle altre stagioni è altrettanto bella. D'estate il giorno sembra non finire mai (in Agosto ci sono appena 3 ore di buio circa) e - vi confesso un segreto - Babbo Natale ha molto più tempo per accogliere piccoli e grandi ospiti.Andarlo a trovare è una cosa da fare a tutte le età perché, non appena si varca la porta del suo villagio, si dimentica qualsiasi cosa sia artefatta e quell'omone dalla barba lunga e dai vestiti color del bosco (si veste di rosso solo a Natale) diventa davvero quel piccolo grande mito al quale abbiamo affidato ogni anno i nostri desideri, materiali o no.
Quando lo vidi io fu un momento speciale: malgrado fossi stata già lontana da almeno 15 anni al periodo in cui lo attendevo con ansia tutti i Natali, in quel momento mi sono sentita come una bimba emozionata. Ero con amici e la prima domanda che ci siamo fatti è stata chissà che scuola di lingue ha Babbo Natale a sua disposizione per leggere tutte le letterine e per dialogare con tutti i bimbi. Chissà mai se avrà letto le mie.Dimenticandomi per un momento la mia età adulta, lo salutai in italiano correggendomi subito in inglese. Lui sorrise sotto quel barbone e mi disse "Ciao" in Italiano. Gli chiesi scusa per essere un po' cresciutella, diciamo così. Lui sorrise di nuovo e mi confermò una cosa che avevo sempre sperato: a Rovaniemi, dentro il suo villaggio, non c'è differenza di età.
Ognuno può tornare un bimbo.
E proprio come una bimba sui generis, Rovaniemi mi ha regalato, in piena estate, la libertà e la bellezza di dormire in una baita nel bosco e di passare le mie ore a gironzolare tra le confiere, cercando e mangiando i mirtilli più buoni del mondo senza preoccuparmi del tempo che passava.Ora che ci penso, quello fu proprio un bel regalo che mi ha lasciato nel cuore quella sensazione di benessere che io lego indissolubilmente al mio viaggio a Rovaniemi.
Ci tornerei? Sì
Anche ora, anche se c'è gente, anche se c'è casino.Perché sono sicura che mi riporterei a casa di nuovo una gran bella emozione e tante storie di viaggio da raccontare.
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