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Rovereto: la Campana dei Caduti

Creato il 19 dicembre 2013 da Giovy
Rovereto: Campana dei Caduti.
A volte come viaggiatori si è un po' distratti, ed alcune cose si prendono sottogamba. Ammetto che io non faccio eccezione, come è capitato ad esempio per la Campana dei Caduti di Rovereto, complice anche il ricordo sbiadito di una gita scolastica fatta alle elementari. In realtà questo monumento di fama internazionale è una delle cose più belle da vedere di questa città trentina.
La storia della Campana dei Caduti è nota più o meno a tutti, almeno a grandi linee.
Battezzata Maria Dolens [Maria Addolorata], è stata fusa nel 1924 con il bronzo ricavato da cannoni delle nazioni partecipanti alla Grande Guerra, come monito pacifista per tutto il mondo. Promotore del progetto è stato il sacerdote don Antonio Rossaro. Nei decenni la Campana ha subito alcune rifusioni a causa di difetti e rotture, ed uno spostamento di sede: da quella originaria nel Castello di Rovereto a quella attuale sul Colle di Miravalle che sovrasta la Vallagarina.
Partendo dai ricordi sbiaditi che citavo all'inizio sono arrivato al luogo di posa della Campana convinto di vedere un "semplice", anche se storicamente importantissimo, monumento. Invece ho trovato una bella e futuristica struttura, che ho scoperto essere la sede della Fondazione Opera Campana dei Caduti, l'ente che si occupa del sito, degli eventi ad esso collegati, e di molte altre iniziative a sostegno della pace tra i popoli e le religioni. In questo edificio si può vedere un film che ripercorre la storia della campana, mentre in uno spazio espositivo esterno si tengono periodicamente mostre d'arte.
Sono stato anche fortunato ad arrivare in un giorno invernale soleggiato, con un bel cielo terso, nel primo pomeriggio. Alla Campana dei Caduti si arriva percorrendo il cosiddetto Viale delle Bandiere, una strada costeggiata dai vessilli di decine di stati che parte dalla sede della Fondazione.
Il sole basso, oltre ad illuminare i colori delle insegne, gettava le ombre delle aste sul terreno creando un bellissimo effetto (che non ho mancato di fotografare). Questo Viale sfocia in uno spazio detto Piazza delle Genti, che è circondato da una avveniristica tribuna e che ospita manifestazioni di vario tipo ma accomunate da un unico tema: la pace. È davvero strano pensare che un oggetto inanimato come una campana possa diventare catalizzatore di iniziative umanitarie, ed è ancora più strano pensare che ci sia bisogno di un oggetto inanimato per organizzarle.
La Campana dei Caduti è posta ad una estremità della Piazza, dalla parte opposta del Viale. Si trova proprio sul limitare del Colle, quasi a picco sulla sottostante Vallagarina. Inizialmente la sua posizione era più interna, ma in seguito si è deciso di spostarla perché fosse visibile a tutti dalla valle sottostante. Questo oggetto è davvero impressionante: pesa più di 22 tonnellate, ed il solo battaglio circa 600 chili. È sorretto da due enormi colonne, e ovviamente lo si suona tramite un dispositivo meccanico. La scena di questo colosso, che si staglia nella luce abbagliante del sole con le montagne e la valle come sfondo, è quantomeno indescrivibile. La struttura bicolonnare fa pensare ad un qualche tipo di portale, cosa che rende tutto quanto ancor più trascendentale. Un'altra cosa curiosa che ho notato sono le decorazioni del manto, tutte a tema religioso ma con l'aggiunta di una cintura di costellazioni, tra l'altro non tutte dello Zodiaco. Che la mia "teoria" del portale sia giusta?
La Campana dei Caduti suona a distesa ogni sera, alle 20.30 con l'ora solare ed alle 21.30 con l'ora legale: tranne d'inverno, quando le temperature sono troppo basse, per evitare pericoli di rottura a causa dell'irrigidimento del bronzo. Ci sia arriva facilmente da Rovereto, e l'ingresso costa appena 3 € per gli adulti. Non c'è proprio nessun motivo per essere distratti.
Rovereto: la Campana dei Caduti

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