Maya: Chi è ricco è ladro, lo disse anche Lenin.
Perché, mentre tu sei ricco, qualcuno manca di tutto non per colpa sua? Perché crollano in rovina gli antichi templi degli dei? Perché, disgraziato, non togli qualche cosa da un così gran mucchio di soldi per darlo alla cara patria? Credi senza dubbio che a te, solo a te, le cose andranno sempre bene; e allora verrà il giorno che i tuoi nemici si faranno quattro risate. Chi, nei mutevoli casi della vita, potrà contare su se stesso con maggiore sicurezza: quello che avrà abituato superbamente il corpo e la mente a lussi superflui oppure chi, contento del poco e timoroso del futuro, avrà preparato durante la pace ciò che serve alla guerra? (Meditazione sulle satire di Quinto Orazio Flacco).
C A L P E S T A S T I
Calpestasti
le foglie cadute
gialle, secche, morte.
Non sapevi
che calpestavi
le prove di una vita
trascorsa nell’assaporare
un cielo sereno o burrascoso
una pioggia calda o fredda.
Calpestavi una vita
che tremolava
al vento freddo o caldo
possente o dolce
attaccata ad un ramo
del vecchio albero
ormai spoglio.
-Renzo Mazzetti-