Royal Baby mania

Premesso che l’Italia è una Repubblica che mai ha avuto a che fare con l’impero della monarchia britannica, mal si comprende come la nascita del royal baby abbia potuto avere tanto risalto sui media nazionali. La notizia avrebbe, al massimo, dovuto trovare spazio nella cronaca rosa. Invece, dall’ansia dell’attesa che ha preceduto il parto reale, a quella celebrativa post partum, la nascita “coronata” ha calamitato l’attenzione della stampa e dell’informazione nostrana come se ne dipendessero le sorti del pianeta.
Il royal baby è un tenero neonato, a cui auguriamo ogni bene e tanta felicità, però… forse, banalmente, retoricamente, sulle prime pagine dei giornali dovrebbero finirci altri neonati il cui futuro sarà meno roseo, quelli che muoiono di fame o quelli che saltano sulle mine.
Sembra solo arida polemica, esagerato spirito di contraddizione. Vuole essere tutt’altro. Invito a riflettere (banalmente e retoricamente…) su quanto ci propinano, quasi (anzi senza quasi) volendo sviare l’attenzione dalle brutture di cui è scomodo occuparsi.
Riflessione finita. Auguri Royal Baby, futuro monarca speriamo lungimirante e benevolo, sensibile e vicino ai problemi della gente comune e che il futuro ti dia la possibilità di governare in una società in cui i media siano meno – opportunamente e sistematicamente – frivoli.
(AMR)