E’ di qualche settimana fa l’indiscrezione di una possibile nuova commessa di Royal Caribbean International da affidare ai cantieri navali STX di Turku, in Finlandia, per la costruzione della terza nave di classe Oasis.
Volontà confermata dalla stessa Compagnia in occasione della presentazione dei risultati finanziari del terzo trimestre 2012 ma che ancora oggi non trova ufficialità per via del fatto che il Governo finlandese, chiamato in causa ed in aiuto finanziario dagli stessi cantieri navali al fine di potersi aggiudicare la commessa, non si è ancora pronunciato in merito.
Per la costruzione del terzo gigante dei mari più grande al mondo, i cantieri STX avrebbero richiesto al locale Governo un finanziamento di 50 milioni di euro, un importo necessario per coprire i 970 milioni di euro complessivi che occorrerebbero per realizzarla: in genere infatti, nell’ambito del lungo processo di costruzione, il cliente, Royal Caribbean in questo caso, non anticipa mai i costi di costruzione fino a quando la nave non è ultimata e consegnata.
Il primo ministro finlandese, Jyrki Katainen sarebbe in questo ore sotto pressione per cercare di arrivare ad una soluzione della vicenda. Da un lato l’industria cantieristica finlandese che ha già dichiarato di essere a rischio sopravvivenza in caso di perdita della commessa, tanto che la potenza locale Finnish Metalworks’ Union – il sindacato dei metalmeccanici finlandesi – ha già più volte sollecitato una decisione favorevole in merito.
Dall’altro lato, secondo il primo ministro, la visione distorta delle regole dell’economia da parte della concorrenza. Durante un’intervista radiofonica, Jyrki Katainen ha dichiarato che: “Paesi come la Corea del Sud e l’Europa supportano i grandi progetti in diversi modi. E non sono tanto i differenti players a competere tra loro, ma piuttosto i singoli Stati ad essere in competizione. La questione quindi è quali rischi ogni Stato è disposto ad assumersi con i soldi dei contribuenti“.
“Non possiamo pensare – ha proseguito Katainen - che le debolezze di una certa azienda possano essere compensate con le casse dello Stato. Inoltre, qualsiasi eventuale sostegno non deve in alcun modo falsare la concorrenza“.
Senza commentare direttamente un possibile sostegno finanziario a favore dei cantieri STX, anche per rispetto dei segreti commerciali delle parti coinvolte nella vicenda, Katainen ha comunque rivelato che il Governo starebbe lavorando per assicurare il contratto di Royal Caribbean alla Finlandia attraverso misure di sostegno simili a quelle già attuate in precedenza e garantendo la massima apertura al dialogo con i rappresentanti del settore coinvolti.
“Abbiamo già chiarito al cantiere cosa sarà possibile fare e cosa no“, ha concluso il primo ministro.
Entro martedì prossimo è attesa la decisione definitiva del Governo.