Magazine Racconti

rubolo

Da Tinynoemi
fortuna si chiamava. una giovanissima donna dal nome suggestivo. le ho regalato un viaggio con magia, a fortuna. una lettura di IChing e speranza a buon mercato. saggezza cinese al prezzo di un biglietto regionale. scendeva alla seconda fermata, lei. io proseguivo, ma un regalo del mio essere puntino è lasciare pezzi di me agli sconosciuti. e rubare. rubo, io, in viaggio. sono logorrica e strasbordante per natura e lascio pezzi di me in giro. ma senza che nessuno se ne accorga, io rubo e divento un po' di quello che rubo agli altri. a fortuna ho rubato i suoi occhi pieni di vita. l'ingenuità dei suoi diciotto anni e del suo primo amore. soffrirà ancora tanto fortuna, ma mai più così. lo garantiscono gli scenziati. e noi agli scenziati crediamo. noi crediamo a chiunque ci dica che dopo è meglio. ma questo a fortuna non l'ho detto. le ho letto l'IChing. era bello e ne sono stata felice. ho pensato in ritardo che non avrei avuto il tempo di affrontare una brutta sentenza. ma non lo era la sua, era buona. era piena di vita come lei. è così che i puntini lasciano i loro a capo per nuove storie. seminando un po' di sè e rubando sguardi pieni di vita e vite piene di racconti.

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