Buon pomeriggio lettori! Buona domenica a tutti.
Da mercoledì sono ufficialmente in vacanza...Finalmente!Ne ho proprio bisogno T.T .
Anyway,mentre aspetto che si facciano le quattro per farmi un caffè vi recensisco il libro che ho letto questa settimana.
Non avevo mai letto libri Danesi e,a primo impatto,leggendo solo il titolo mi ero immaginata una smielata storia d'amore,simile a tutte le altre.
La storia ha inizio con il ritrovamento dei due protagonisti morti ormai da due settimane circa.Con il ritrovamento dei due corpi vengono stravolte le vite di Ulla e Gorm,i genitori di Louise,di Ian ,il padre di Liam, e di Cille,la migliore amica di Louise.
Nel romanzo si alternano momenti del presente(dopo il ritrovamento dei corpi) con dei flashback narrati da Louise.Louise però narra anche i momenti del presente.Lei,infatti, è una specie di spirito,che non riuscirà a darsi pace finché i suoi genitori non riusciranno a capire cosa le è successo e finché non riuscirà a ritrovare Liam.
Una cosa che ho notato è che il personaggio di Louise inizialmente non è molto approfondito e non si riesce a cogliere bene il suo cambiamento dopo l'incontro con Liam;però è anche vero che grazie a Louise,nel corso del romanzo,con alcuni suoi flashback,riusciremo più o meno a mettere insieme i tasselli del suo carattere.
Questo libro aiuta a sviluppare nel lettore un ottimo senso critico.Pensateci:di solito quando leggiamo e il libro è narrato in prima persona,noi diamo sempre ragione al protagonista,che appunto narra le vicende.In questo romanzo,però,si possono cogliere le scelte sbagliate di Louise,che lei però reputa per giuste.
Se siete abituati ad accompagnare la lettura con la musica,vi consiglio di leggere questo libro con il sottofondo di Bonnie e Clyde di Sac1.
"Vorrei descrivere l'alba mentre eravamo laggiù, che l'ha fatto quasi diventare bello. E giusto. Vorrei far capire il perché. Raccontare la storia vera. E vorrei che Liam mi abbracciasse. Evidentemente, però, questa è una delle cose che non si possono fare da morti.