E' dunque, mentre Ilda la Rossa interpreta l'epifania di un ventennio condizionato dall'odio e dall'uso politico del sistema mediatico-giudiziario, il cittadino elettore guarda avanti e diventa l'indiscusso protagonista del cambiamento che, nel merito, rivendica anche una giustizia giusta e rispetto per gli avversari politici.
Certo, rimane la vecchia Italia, quella che, con la bava alla bocca, tribunale essa stessa, partecipa al rito della condanna dell'odiato, ma mai vinto, "nano maledetto", non senza prima passare in piazza a Brescia a cercare lo scontro fisico.
Bella roba!
La maledizione delle democrazie consiste nel fatto che quando entrano in crisi difficilmente riescono ad uscirne pacificamente e democraticamente, attraverso processi di autoriforma; in genere succede che questi tentativi finiscono per avvitarsi su se stessi andando incontro a un destino di inarrestabile decadenza fino allo sbocco, quasi sempre inevitabile, del crollo di sistema e l'avvento di un regime autoritario.
Per evitare tutto questo, sapendo che si fa il pane con la farina che si ha in dispensa, il governo Letta, che non entusiasma, è l'occasione da non perdere, anche perché -assai probabile- è l'ultima e l'unica di cui disponiamo, mentre la vecchia Italia è ancora ferma a Piazzale Loreto.
http://feeds.feedburner.com/BlogFidentino-CronacheMarziane