L’accademia raccoglie 30 ragazzi nati tra il ‘96 e il ’98 e provenienti da Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta. Di questi, tutti ospitati nella struttura di corso Siracusa, 6 frequentano il liceo dell’Istituto; gli altri seguono i loro corsi di studi presso le scuole superiori della città o della provincia. Terminate le lezioni, si ritrovano tutti al Sociale per svolgere gli allenamenti e e per studiare insieme, guidati dal manager della F.I.R. Alessandro Poma Genin, dal responsabile tecnico Matteo Mazzantini, dal preparatore atletico Andrea Lentini e dal vice allenatore Alejandro Eschoyez.
La giornata tipo comincia molto presto, con la sveglia alle 5.30; seguono un’ora di attività fisica differente (piscina, palestra) a seconda del giorno, colazione e lezione dalle 8.00 alle 13.30. Dopo pranzo, allenamento dalle 15 alle 17.30, sul campo del CUS Torino di Grugliasco o sul campo in erba sintetica dell’Istituto, quindi studio fino all’ora di cena e poi il meritato riposo. Il venerdì pomeriggio i ragazzi tornano nei rispettivi club di appartenenza per giocare le partite di campionato del fine settimana. Nel corso dell’anno è previsto anche un torneo tra le varie Accademie.
Ieri si è svolta la conferenza di presentazione dell’accademia torinese; “credo si tratti di un progetto innovativo volto a rilanciare la forza educativa dello sport” ha dichiarato Padre Vitangelo Denora, Delegato dei Collegi dei Padri Gesuiti della Provincia italiana e Gestore dell’Istituto Sociale. “L’Istituto Sociale e la Federazione Italiana Rugby condividono il sogno di formare persone complete dal punto di vista sportivo e umano, che sappiano esprimere i loro talenti nello sport, nella scuola e nella vita. Lo sport, in particolare il rugby, insegna a lottare per raggiungere i propri traguardi, educa alla disciplina e all’aiuto reciproco ed è fonte di grandi soddisfazioni”.
“Questa nuova struttura rappresenta un percorso formativo ideale per gli atleti” ha affermato Alfredo Gavazzi, presidente della FIR. “Lo studio è un aspetto fondamentale nella costruzione dell’atleta di alto livello ed è nostro dovere garantire un percorso scolastico adeguato ai giovani che entreranno a far parte delle Accademie Federali”.
Le Accademie zonali under 18 che la Federazione ha lanciato sul territorio nazionale coinvolgono 301 atleti dai 16 ai 18 anni. Oltra a quella di Torino, la prima ad essere fondata, ce ne sono a Catania, Milano, Mogliano, Brescia, Benevento, Roma, Rovigo e Prato. Per tutti i ragazzi il sogno è l’ingresso nell’Accademia Nazionale di Parma, dove termineranno il loro percorso di studi diventando atleti d’elite.
Luca Bianco
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