L'unica sorpresa da parte di Hansen è l'esclusione di Israel Dagg dai 23.
Il resto della squadra non presenta troppe sorprese, forse la sorpresa più grande è stata l'omissione dalla rosa di Matt Todd, che avrebbe meritato una maglia da titolare dopo la strepitosa stagione con i Crusaders; difficile comunque trovare difetti in una terza linea con il capitano McCaw, Read e Kaino. Todd in panchina al posto di Sam Cane ci sarebbe forse stato meglio, se non altro per la sua intesa con McCaw e Read.
Il resto degli avanti vede la solita monumentale seconda linea con Sam Whitelock e Brodie Retallick, e una prima linea di tutto rispetto con Franks, Coles e Crockett, un trio che partirà decisamente favorito contro la prima linea australiana, falcidiata dagli infortuni.
Venendo al centrocampo, con Danielino fuori con una microfrattura al perone, la maglia numero dieci cade ancora una volte sulle fidate spalle di Aaron Cruden che farà coppia con Aaron Smith. Dietro di loro la coppia di centri con il maggior numero di cap nel test rugby: Ma'a Nonu e Conrad Smith.
Tra i backs le ali saranno Cory Jane e Julian Savea e come detto Ben Smith, mattatore dell'edizione scorsa del torneo, sarà l'estremo.
La formazione:
15 Ben Smith
14 Cory Jane
13 Conrad Smith
12 Ma'a Nonu
11 Julian Savea
10 Aaron Cruden
9 Aaron Smith
8 Kieran Read
7 Richie McCaw (c)
6 Jerome Kaino
5 Sam Whitelock
4 Brodie Retallick
3 Owen Franks
2 Dane Coles
1 Wyatt Crockett
Riserve: 16 Keven Mealamu, 17 Ben Franks, 18 Joe Moody, 19 Steve Luatua, 20 Sam Cane, 21 TJ Perenara, 22 Beauden Barrett, 23 Malakai Fekitoa