Una fatica terrificante. Per 65 minuti l’Argentina ha giocato alla pari o quasi con i campioni del mondo, rimanendo punto a punto e riuscendo a portare la gara sul terreno dello scontro fisico e con una difesa feroce, sempre pronti a ripartire in attacco. Poi la meta di Savea – con i Pumas in inferiorità numerica – spezza l’equilibrio e taglia le gambe ai biancocelesti. La marcatura di Cory Jane fissa il risultato definitivo e penalizza eccessivamente gli argentini. Che con una disciplina migliore avrebbero potuto portarsi a casa un risultato storico.
Nuova Zelanda: 15 Israel Dagg, 14 Cory Jane, 13 Conrad Smith, 12 Ma’a Nonu, 11 Julian Savea, 10 Aaron Cruden, 9 Aaron Smith, 8 Kieran Read, 7 Richie McCaw (c), 6 Victor Vito, 5 Brodie Retallick, 4 Luke Romano, 3 Owen Franks, 2 Keven Mealamu, 1 Tony Woodcock.
In panchina: 16 Andrew Hore, 17 Charlie Faumuina, 18 Sam Whitelock, 19 Liam Messam, 20 Piri Weepu, 21 Beauden Barrett, 22 Ben Smith.
Argentina: 15 Martin Rodriguez, 14 Gonzalo Camacho, 13 Marcelo Bosch, 12 Santiago Fernandez, 11 Horacio Agulla, 10 Juan Martin Hernandez, 9 Nicolas Vergallo, 8 Juan Martin Fernandez Lobbe (c), 7 Juan Manuel Leguizamon, 6 Julio Farias Cabello, 5 Patricio Albacete, 4 Manuel Carizza, 3 Juan Figallo, 2 Eusebio Guinazu, 1 Rodrigo Roncero.
In panchina: 16 Agustin Creevy, 17 Marcos Ayerza, 18 Juan Pablo Orlandi, 19 Leonardo Senatore, 20 Tomás Leonardi, 21 Martin Landajo, 22 Lucas Gonzalez Amorosino.
Arbitro: Romain Poite
Marcatori: 8′ cp. Cruden, 12′ m. Roncero, 24′ cp. Cruden, 51′ cp. Cruden, 66′ m. Savea, 71′ m. Jane tr. Cruden
Cartellini gialli: 58′ Cabello