Rugby: Cus Torino battuto in casa dal Catania

Creato il 10 febbraio 2013 da Sportduepuntozero

Si decide ai calci la sfida fra il Ce.S.In. CUS Torino e l’Amatori Catania, valida come recupero della sesta giornata di andata. Al 41′ della ripresa, con i padroni di casa in vantaggio per 11-10, Borina ha a disposizione un piazzato piuttosto centrale e lo mette a segno (11-13). I ragazzi di coach Regan Sue si riversano nella metà campo avversaria alla ricerca del successo e una discesa sull’ala di Baire viene fermata con un fallo. Al 45′, da posizione non proprio agevole, D’Angelo ha la chance di operare il sorpasso, ma la sua traiettoria sfiora il palo sinistro. Alle volte nello sport sono i centimetri a fare la differenza e questa volta fruttano la prima vittoria in trasferta ai siciliani, autori soprattutto di un ottimo primo tempo con un gioco aggressivo, a volte ai limiti.

Partono bene gli ospiti, subito in pressing, e già al 1′ un’intesa fra Rechichi e Parisi pare destinata ad andare in meta. Il Ce.S.In. chiude bene e si ripete sulla successiva percussione di Zappalà. I biancoblu subiscono le azioni in velocità dei rivali e stentano a mettere la testa fuori dalla loro metà campo. Al 20′, però, sono loro ad andare in vantaggio, grazie a una punizione di D’Angelo (3-0). Tre minuti dopo un calcio in avanti piuttosto innocuo dei catanesi non viene controllato dall’ex Forte, che commette “in avanti”. Si riparte da mischia e l’Amatori preme fino alla meta meritata di Borina, che poi effettua anche la trasformazione (3-7). Al 29′ Di Paola si porta avanti la palla al piede e viene fermato in touche.

I cussini, per guadagnare terreno, si affidano ai calci di spostamento, che però non sortiscono effetto. Borina realizza dalla piazzola al 36′ e incrementa il vantaggio (3-10). Di lì alla fine del tempo è solo CUS per 7′. I locali rimangono per lunghi tratti all’altezza dei 5 metri difensivi dei rossoneri, ma non sono capaci di dare la spallata decisiva. Proprio allo scadere Iacob entra nella zona di meta e non riesce a schiacciare.

Il secondo tempo vede un Ce.S.In. migliore e un Amatori che accusa la stanchezza e commette molti falli. Spesso non visti i fuorigioco e le irregolarità in mischia, fondamentale in cui capitan Narcisi e compagni sono nettamente superiori. Al 9′ Borina si prende il cartellino giallo e D’Angelo accorcia le distanze su punizione (6-10). La superiorità numerica degli universitari dura soltanto due minuti, perché all’11′ viene ammonito anche Iacob. Al 18′ a Forte viene sanzionato un fuorigioco inesistente, quando è lanciato nel bel mezzo della retroguardia isolana. Un brivido corre lungo la schiena dei tifosi cussini al 20′, con Corona e Rechichi a dialogare e quest’ultimo contrato all’altezza della bandierina.

I torinesi rimangono ancora con un uomo in più al 23′, per l’ammonizione comminata a Gabriele Guglielmino. Al 25′ Amadio “ruba” una touche, ma viene placcato e scarica male l’ovale. Seguono molte touche a favore del CUS, che anche per i falli ospiti non riesce mai a mettere in moto il carrettino. La meta di D’Angelo al 36′ sembra la definitiva boccata d’ossigeno, anche se la trasformazione non va a buon fine (11-10). Il finale già descritto frustra invece le speranze biancoblu. Pur non giocando bene, con tutte le attenuanti del caso legate agli atteggiamenti fallosi dell’Amatori molto speso tollerati, si sarebbe potuto vincere e queste sono sconfitte che lasciano innegabilmente l’amaro in bocca. Il Ce.S.In frena dunque dopo tre successi consecutivi e porta a casa un punto che è magra consolazione.

Migliore in campo è il terza linea siciliano Cristian Rechichi, che così commenta il risultato:«Abbiamo conquistato una vittoria sofferta, frutto dell’ottima tattica messa in campo. Siamo stati belli aggressivi e siamo andati subito in pressing. Siamo una squadra con una mischia leggera e abbiamo puntato su un gioco agile e dinamico. Abbiamo iniziato molto bene nel primo tempo, poi nel secondo siamo un po’ calati, salvo tornare avanti con qualche buon calcio. Siamo contenti della prima vittoria esterna dell’anno. Questa volta, rispetto alle precedenti, ci abbiamo creduto di più ed è andata bene».

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