Fotografo per passione da una vita e professionista dal 2010, Diego Barbieri ha iniziato a raccontare il rugby attraverso le immagini due anni fa, proprio in occasione del Trofeo della Mole: “è uno sport che offre in continuazione storie, situazioni ed elementi nuovi di cui parlare; è un mondo ricco di dettagli belli e interessanti, ancora poco conosciuto ma in espansione”. Diego ha esplorato tutte le realtà del panorama locale, comprese le squadre femminili e l’attività giovanile: “quest’ultime offrono spunti al pari delle formazioni più forti. Per questo negli scatti esposti sabato ci sarà un po’ di tutto; dalla nazionale che l’anno scorso ha giocato a Torino il test match contro l’Australia ai giocatori piemontesi, dai bambini con la palla a scene esterne al terreno di gioco”.
Nella top 3 degli sport più “fotografici”, oltre al rugby, Diego Barbieri mette due sport del ghiaccio: “ho cominciato con il pattinaggio, in occasione dei Mondiali, e lo seguo tuttora. Poi, da ex triathleta, ho provato un po’ di tutto, trascinato dalla mia passione per lo sport, e ultimamente mi sono avventurato su discipline “urbane” come il bike polo. La spettacolarità dell’hockey però l’ho trovata raramente, sia per quanto riguarda i match sia per gli oggetti che si trovano negli spogliatoi, che spesso raccontano lo sport meglio delle immagini di gioco”. Stesso discorso vale per il rugby, che sabato vivrà una sfida giocata per la prima volta negli anni ’30. L’obiettivo è promuovere il movimento locale e richiamare l’attenzione di tutta la città di Torino, che nel lontano 1910 ospitò il primo evento italiano di questa disciplina.