Emozione palpabile nelle parole di Giovanbattista Venditti e Matias Aguero, rispettivamente ala e pilone della nazionale: “alla gente che verrà a vederci promettiamo il massimo impegno; contro l’Australia sarà battaglia, vogliamo dimostrare il nostro valore e ottenere una vittoria storica contro un team tra i più forti al mondo”. Torino, già calda in questi giorni, sarà bollente sabato pomeriggio: “abbiamo bisogno dell’incitamento di tutti, il pubblico dalla nostra parte sarà come un compagno in più in campo; non ci aspettavamo questa accoglienza, sentire il calore e l’affetto della gente è una sensazione fantastica e ci dà carica”.
Gioia e ammirazione tra i sostenitori più giovani, da chi vede la maglia azzurra come il sogno di un’intera vita sportiva a chi sta già lavorando da tempo per quell’obiettivo. Come gli atleti dell’Accademia under 18 di Torino, in cui talenti di interesse nazionale studiano, si allenano e convivono, componendo il vivaio che un giorno potrebbe diventare l’Italia del rugby. Di età compresa tra 16 e 18 anni, arrivano da Piemonte e Liguria, dal Cus Torino, dal Cus Genova e da Settimo, squadre di club con cui affrontano il campionato under 20. Vedere i campioni affermati sul prato del Primo Nebiolo è una bella soddisfazione, già una piccola ricompensa per il lavoro che affrontano quotidianamente.
“Fa piacere vedere così tanti ragazzi che si avvicinano a questo sport” ha affermato alla seduta di ieri mattina Luigi Troiani, team manager della nazionale, “speriamo che la partecipazione di questi primi due giorni sia confermata sabato alle 15; sarebbe una bella apertura per i tre test match che ci attendono a novembre e una forte spinta per superare l’ostacolo dell’Australia”. Il primo giorno “torinese” degli azzurri è stato di defaticamento, per recuperare dai match del week end. Da oggi la preparazione si è intensificata e culminerà giovedì; venerdì la rifinitura allo stadio Olimpico, in vista della sfida contro i Wallabies.
In Piemonte il movimento della palla ovale è cresciuto molto negli ultimi decenni; “merito della collaborazione tra società e comitato regionale della federazione, ma soprattutto di tanto impegno da parte di tutti” come dichiarato ieri allo stadio Nebiolo da Franz Mauthe, per 15 anni alla guida della FIR Piemonte; “nel periodo in cui ho rivestito quel ruolo siamo passati da 600 tesserati a 6500, e da 12 a 97 società votanti, indubbiamente un bel percorso”. Percorso lungo il quale si aggiungerà sabato una pietra miliare del movimento rugbystico regionale: “Italia-Australia è un piacere e un onore per la città e per la regione; un premio per tutto ciò che in Pimonte è stato costruito; una spinta notevole per proseguire nella diffusione di questa fantastica disciplina”.
Luca Bianco
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