Salve Donne,
oggi “finalmente” si parla di noi, e ininterrottamente direi…
Parlano di noi in tv, alla radio, sui social, in fila al supermercato …da non credere
per una volta all’anno si parla di noi senza limiti e confini, senza reti e muri … ma che ne è delle barriere e delle divisioni, di separazioni e incomprensioni, chiusure e ostruzioni?
Altro che pollai con recinzioni, qui ci spennano per bene…
C’è chi ci “incoraggia” a non tollerare più quello che uomini con la melma in testa ci infliggono.
C’è chi ci “compiange” perché, in qualità di sesso debole, rimaniamo intrappolate, vittime di situazioni da cui usciamo vinte, se non morte… (se non è sessista questo…!)
C’è chi ci “fomenta” esortandoci con energia a farci valere per quello che siamo (???)
C’è chi di solito dice che “un po’ ce la cerchiamo”, ma oggi lo dice a voce un po’ più bassa.
C’è chi dice che siamo belle, e mai come oggi va specificato “dentro e fuori”, chi dice che siamo “la vita, l’amore” come in quella canzone di Modugno, chi ci fa i conti in tasca e dice che sul lavoro prendiamo meno soldi degli uomini e chi ricorda che però siamo più brave a studiare e chi questo e chi quello e poi mi fermo qui perché sto cominciando a sentirmi un po’ Nino Frassica e un po’ Rino Gaetano!
Signore mie… qui si parla di noi come se fossimo delle polle e non delle pollastre, incapaci di intendere e di volere, ma soprattutto si parla di tutte noi messe lì nel pollaio…
non di me o di te o di Stella o di Marialella (la pollastrella bella)…
ma di tutte noi insieme come se la nostra complessità e molteplicità si potessero ridurre a “una sola polla” che sta lì a rappresentare tutto o niente da quando è nato il mondo fino ad oggi…
Per questo motivo oggi, in questo giorno tanto importante, grazie a chi macina stronzate non mi viene da dire altro che BASTA! Ci avete rotto li cojoni con le recinzioni da pollaio …quello che non sapete è che le pollastre, quelle vere, non si lasciano trascinare e rinchiudere in stereotipi di cui è facile riempirsi la bocca ma che, alla fine dei conti, non dicono nulla né di me né di Marialella …
Comunque, visto che oggi il mondo intero deve per forza parlare delle donne, lasciate che lo faccia anch’io, a modo mio:
Dunque, oggi voglio essere me e:
- Anastacia (mica poteva mancare) che zitta zitta (ma anche no… quando si fa fare certe cosette) pure l’ha fatto capitolare, il buon Christian (impresa non da poco direi!!!)
- Mafalda, l’amichetta di Linus, che dice: A una donna servono due cose nella vita, il senso dell’umorismo e un paio di scarpe rosse col tacco
- La protagonista di una vignetta che gira su Facebook e che (immagino con la voce di Califano) dice: LOTTO DA QUANNO M’ARZO
- La protagonista di una canzone di Liga che dice:
Femmina come la terra
Femmina come la guerra
Femmina come la pace
Femmina come la croce
Femmina come la voce
Femmina come sai
Femmina come puoi
Femmina come la sorte
Femmina come la morte
Femmina come la vita
Femmina come l’entrata
Femmina come l’uscita
Femmina come le carte
Femmina come sai
Femmina come puoi
- Me sola … che a #diamociunconsiglio, al posto della propria foto con un buon consiglio, ho inviato un’immagine con la scritta: Non importa quanta dignità tu abbia. Se un bambino ti passa una tazzina vuota, tu devi bere.
- Cenerentola (la più paracula di tutte!!!) che già sapeva che I sooooogni (avete capito quali!?!) son deeeesideri….
E dulcis in fundo…per la serata voglio essere…
- La protagonista di Albachiara di Vasco
Respirerò piano per non far rumore
farò pensieri strani…
… io sola dentro la stanza
e tutto il mondo fuori.
Le italiane lo fanno? ...meglio?
Salve Donne, oggi "finalmente" si parla di noi, e ininterrottamente direi... Parlano di noi in tv, alla radio, sui social, in fila al supermercato ...da non credere per una volta all'anno si parla ...
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