Liam Neeson, antieroe fallibile
Pellicola action catartica, Run All Night è un prodotto di medio intrattenimento, che esibisce diversi guizzi estetici, un redento convincente e una cornice ambientale accettabile.
Jimmy Conlon è un ex killer pieno di rimorsi, che cerca di annegare i pensieri nell’alcool. Il figlio Michael non vuole avere niente a che fare con il padre, fino a quando il suo destino non si scontra con Danny, il figlio tossicomane del boss Shawn, ovvero il capo di Jimmy.
Affezionato ai film nei quali deve espiare colpe e salvare la propria famiglia, Liam Neeson, in questa occasione, non è un agente dell’FBI in pensione o un poliziotto pluridecorato, ma un ex sicario della malavita irlandese, fallibile e in ginocchio. Questa è la vera variazione di un genere che, ultimamente, esibisce colpa e redenzione a ogni battito di ciglio e frasi fatte, che ormai stancano anche il più assiduo difensore del genere. Caratterizzato da un inseguimento lungo tutto una notte, nella quale i duelli dialettici e le sparatorie si sprecano, Run All Night persegue un cammino ben definito, un binario già ampiamente “battuto” che non prevede scorciatoie o deviazioni.
Run All Night esibisce un convincente Liam Neeson, un perennemente “in parte” Ed Harris e un ritmo serrato quanto basta. Difatti la pellicola diretta da Collet-Serra è un intrattenimento lusinghiero, un prodotto preparato e confezionato in modo preciso, senza una virgola fuori posto. C’è il padre da perdonare, il figlio arrabbiato, il gangster senza scrupoli e l’altro figlio pazzo e senza morale; tutto appare nella norma, come la miccia scatenante e il progressivo svilupparsi della vicenda.
Nonostante qualche implausibilità della trama e un finale abbastanza scontato, Run All Night si fa apprezzare per le sue riflessioni etiche, che spesso in prodotti come questo si mettono in un angolino e si dimenticano facilmente. Difatti è importante come vengono sottolineati i rapporti padre-figlio e la necessità di interrompere il circolo vizioso della violenza; questi argomenti balzano all’occhio e fanno rivalutare un film che, diversamente, sarebbe passato sottotraccia come un riempitivo stagionale, un action catartico, che non avrebbe lasciato nulla allo spettatore seduto in sala.
Uscita al cinema: 30 aprile 2015
Voto: **1/2
