Molti post del gabbianone spuntano correndo. Al momento della scrittura se n’è perso non meno del 20% ed è una fortuna, altrimenti sarebbe ogni volta gabbianone choc.
Correndo si pensa veloce, più veloce. Soprattutto se la musica è al ritmo del pensiero, se lo asseconda. A ogni velocità una nota, a ogni curva un’accelerata, a ogni stacco un arrivo.
Queste sono otto canzoni otto per otto momenti otto. Scopritele clikkando: non è che mi posso alzare di domenica pensando agli aficionados e rendere pure tutto più facile con i titoli, che diamine.
8 km/h And I think it’s gonna be a long, long, time. Passo lento, roba da prove di tapirulan. Utile per vedere se il tendine regge, appena sudati, corricchiamento.
9 km/h Reach out and touch faith. Affretta il passo, non troppo, non all’inizio. Tapirulan con gocce di sudore, dovrai spruzzarlo e detergerlo. Brividi elettrici.
10 km/h Last boat along the river nile. Doppia cifra, battito da allenamento, è la corsa perfetta, non affannosa, calorosa. Tapirulan da calpestare come San Giacomo. Ma occhio a non inciampare saltellando.
11 km/h But think twice, that’s my only advice. Corri pazzo, ti ritrovi a cantare, ad affanculare la vicina di tappeto.
12 km/h Un lampo di fuoco rosso. Via Via.
13 km/h Only hope can keep me together. Sempre più veloce, non è Goyte, questo è quello vero. Aiuto al mondo.
14 km/h No, you just have to wait. Momento di totale felicità (io la uso a 10-11, non la posso perdere). Ma i 14 sono perfetti, arrivi con cravattina e occhiali scuri.
15 km/h Pieno di musica. Non so cosa voglia dire correre a 15 km/h. Avessi corso veloce, che ne sarebbe stato del mio talento? Ma questa qui va bene sempre, il numero è un pretesto.