Di Roberta Miele. La Russia alza il tiro. Martedì 9 scatteranno le sanzioni stabilite dall’Ue, così partono le minacce. “Le sanzioni economiche contro la Russia avranno conseguenze politiche e questo sarà più pericoloso che le restrizioni imposte sulle forniture”, ha dichiarato Dmitri Medveded, primo ministro russo, al quotidiano Vedemosti.
Il rischio è molto alto. Potrebbe essere messo alla prova il sistema di sicurezza globale. Putin continua a fare la parte del leone in questo giocoforza; l’Europa, che lo voglia o meno, dipende per molti versi dall’ex Unione Sovietica. Tra un po’ le case di tutto il continente saranno riscaldate dal gas russo e non c’è Obama che possa sciogliere tale vincolo, né garantire gli stessi prezzi di mercato.
Medveded ha accennato ad azioni tutt’altro che lievi. La risposta alle sanzioni inflitte dai 28 paesi membri, per l’occupazione dell’Ucraina da parte delle truppe moscovite, potrebbe essere “asimmetrica”: si passerà dall’aumento dei tassi sulle fornitura alle limitazioni del traffico aereo nello spazio russo.
L’ex capo del KGB da bravo stratega non molla l’osso e mostra al mondo e soprattutto ai russi la sua forza. La Crimea poi è fondamentale per l’asse strategico russo; così la guerra in Ucraina sembra ancora lontana dalla fine.