L’imminente nascita di Rossija Segodnja, il nuovo gruppo editoriale a controllo statale che incorporerà l’Agenzia di stampa RIA Novosti e la radio internazionale Golos Rossij (La Voce della Russia), sta creando qualche problema di omonimia. Non è stata infatti un’ idea indovinatissima quella di scegliere un nome che – come ci si sarebbe dovuto aspettare – rischia di generare imbarazzanti equivoci, cosa che nel mondo dei media può risultare particolarmente scomoda. “Rossija Segodnja” in inglese suona come “Russia Today”, che è il nome dell’emittente satellitare all-news multilingua anch’essa a controllo statale, ma che (almeno per ora) non farà parte del progetto. Il medesimo problema si pone, in maniera più grave, anche per una serie di testate internazionali indipendenti collegate al progetto editoriale Russia Beyond the Headlines (RBTH), realizzato dal quotidiano russo Rossijskaja Gazeta. Sotto l’egida di Russia Beyond the Headlines vengono infatti pubblicati supplementi mensili dedicati alla Russia contemporanea su 28 diversi quotidiani in 22 Paesi. Ma, pur non avendo alcun legame, alcuni nomi di questi supplementi e dei relativi siti Web assomigliano molto al nome di Rossija Segodnja, e ciò – come ha spiegato Maria Afonina, caporedattrice de La Russie d’Aujourd’hui (il progetto francese di Rossijskaja Gazeta, ndr) – deve aver forse generato confusione nei commenti e negli articoli della stampa estera. In Italia, ad esempio, il quotidiano La Repubblica pubblica mensilmente un inserto curato da RBTH, il cui nome, Russia Oggi, è appunto la traduzione in italiano di Rossija Segodnja.
Un’indipendenza che RBTH evidenzia con forza, nell’intento di fugare fin da subito qualsivoglia confusione da parte del lettore: “I supporti informativi rimangono a tutti gli effetti separati e indipendenti”, si legge in una nota emessa da Russia Beyond The Headlines, alla luce anche della ormai prossima unificazione, nel 2014, della maggior parte dei supplementi e dei siti Web sotto lo stesso nome e marchio. Ciò riguarderà appunto l’edizione italiana Russia Oggi, la tedesca Russland Heute (supplemento della Sueddeutsche Zeitung), la francese Russie d’Aujourd’hui ( edita da Le Soir in Belgio e Le Figaro in Francia).
Una scelta editoriale, quest’ultima, non più rinviabile anche alla luce dell’ottimo consenso ricevuto dal progetto RBTH nell’ultimo anno: il pubblico digitale del progetto è cresciuto del 135 per cento e il numero di visite ai vari siti continua a crescere mensilmente con una media del 10-14 per cento. I sondaggi realizzati a novembre 2013 su 8 siti del progetto hanno dimostrato che i temi coperti vengono seguiti e letti con grande interesse dal pubblico. Più della metà dei lettori ha arricchito la propria conoscenza della Russia grazie al progetto, mentre circa il 40 per cento di essi ha migliorato la propria opinione sul Paese.