La ruta è una pianta di facile coltivazione, poiché presente sul territorio anche come germogliazione naturale, particolarmente adatta a svilupparsi nelle aree caratterizzate da clima mediterraneo. Presenta caratteristici fiori gialli che potrebbero portare alla coltivazione a scopo decorativo, anche se occorre tenere presente che l'impiego, prevalentemente fitoterapico, è una questione delicata: la ruta è infatti una pianta che, se consumata in quantità eccessive, presente alti livelli di tossicità e può portare, specie nelle persone più sensibili, diversi disturbi ed in alcuni casi perfino alla morte. Il suo utilizzo deve dunque essere strettamente legato ad un supporto medico. Nonostante queste caratteristiche, la ruta trova comunque impiego in fitoterapia perché, se consumata nelle giuste dosi, rivela importanti proprietà antispastiche che si dimostrano utili in caso di problemi legati al ciclo mestruale. Si tratta di una pianta mediterranea perenne dalle foglie ovali, semplice da coltivare o anche da trovare allo stato naturale, in prevalenza lungo le aree della costa mediterranea, anche se con climi salmastri. Gli impieghi della ruta sono molto vari e non si limitano alle azioni antispastiche: si tratta infatti di una pianta estremamente efficace per la cura di diversi disturbi, e proprio per questo ritenuta una preziosa risorsa fitoterapica sin da tempi molto antichi, quanto le
piante officinali costituivano pressoché l'unica forma di medicina a disposizione.
Gli impieghi della ruta nel campo della fitoterapia sono estremamente vari: la pianta può alleviare tensioni muscolari o traumi tendinei e ossei, costituendo un prezioso rimedio a disposizione di tutti gli sportivi. Il consumo degli estratti della ruta, proprio per le sue proprietà antispastiche, si riflette beneficamente anche sugli occhi, qualora provati da
stress legato ad eccessivi e prolungati sforzi, fino a tornare utile anche per veri e propri stati di
depressione. In quanto efficace su legamenti, muscoli, tessuti tendinei e ossei la ruta trova vasta applicazione in fitoterapia, per alleviare traumi, stress fisici, dolori ed affaticamento. In caso di operazione chirurgica, la ruta può facilitare il periodo di ripresa riducendo i dolori post traumatici oppure ridurre i disturbi legati a eccessiva sollecitazione di muscoli e ossa che altrimenti richiederebbero più tempo per tornare in salute, con un periodo di ricovero caratterizzato da maggior dolore.
La ruta è utilizzata per svariati disturbi sin dall'antichità non solo per la sua indubbia efficacia, ma anche per via della sua vasta diffusione sul territorio italiano, nel quale è possibile trovarla anche allo stato di germogliazione naturale. Essendo una pianta locale, la ruta si adatta naturalmente senza troppe difficoltà al clima presente nel territorio, di conseguenza la sua coltivazione non comporta eccessive difficoltà per chi si voglia dedicare alla produzione per uso domestico, oppure a scopo decorativo. Nonostante non tema i climi molto freddi e le gelate invernali, la ruta necessita di molta luce pertanto è bene posizionare il vaso o la piantina nel terreno in modo tale da ricevere per molte ore al giorno i raggi diretti del sole. Il terreno può anche essere povero: la ruta si sviluppa su suoli calcarei e pietrosi, evitando invece quelli troppo compatti perchè provocano ristagno idrico, dannoso per la pianta. Durante la preparazione del letto di semina è bene controllare che il terreno sia privo di piante infestanti; a parte ciò, in fase di sviluppo e crescita la ruta non necessita di altri particolari accorgimenti, se non qualche regolare innaffiature, sempre ricordando che non necessità di grandi quantità idriche. Le parti utili della pianta sono le foglie, raccolte a partire dall'inizio della primavera con procedimento scalare, secondo le fasi di maturazione. In caso di coltivazione in vaso, occorre provvedere invece alla disposizione nel terreno qualora la pianta assuma dimensioni notevoli e le radici non abbiano più spazio a sufficienza.
Nonostante l'efficacia e la diffusione, la ruta è una pianta da consumare con molta attenzione, in quanto ricca di sostanze che potrebbero renderla tossica, se assunte in quantità eccessive. Non a caso, si conisglia di non toccare direttamente le parti della pianta a mani nude, perchè potrebbero causare arrossamenti e gonfiori. Nonostante queste controindicazioni, gli estratti della pianta sono alla base di molti prodotti omeopatici realizzati per curare una vastissima gamma di disturbi in maniera efficace e salutare. L'assunzione per periodi prolungati della ruta deve però
avvenire sotto controllo medico, in particolare qualora sia unita all'assunzione di altri medicinali, per evitare di eccedere con le dosi, con la durata del trattamento o di ingerire prodotti non adatti ad essere assunti in concomitaza, e che potrebbero dare vita a pericolosi o spiacevoli effetti collaterali e di intolleranza.