'Gli animali vivono il presente mentre capita'É questa una delle perle raccolte in questo lungometraggio.
C'è un poetico rimando del titolo originale (Five flights up, ripreso dal romanzo di Jill Ciment da cui è tratto) al componimento di Elizabeth Bishop, o è frutto del caso?Entrambi narrano la storia di una vita insieme.Lì sono un cane e un uccellino, qui una coppia di magnifici attori: Diane Keaton e Morgan Freeman.Qui è la storia di un matrimonio. E della reciproca volontà di vivere ogni momento con pienezza, insieme.L'oggetto del film risulta dunque tra i più abusati: sono lo sviluppo della sceneggiatura e le trovate del regista Richard Loncraine a renderlo semplicemente delizioso.
L'Uomo non è capace di accontentarsi: è un bene? Beh... Sì.
No.
Forse...Nella misura in cui il tentativo costante di guardare oltre ti impedisce di apprezzare degnamente il tuo presente, questo diventa evidentemente più castigo che dono: siamo ben lontani dalla via della serenità tracciata da Buddha nell'Ottuplice Sentiero (aspettative = cacca).
Ruth è un'insegnante in pensione; Alex un pittore che non ha mai sfondato.
Lei bianca e di famiglia borghese; lui negro.
Lei entrò nel suo mondo come modella di nudo; lui l'accolse come moglie.
Invece il film narra della loro vita armonica sviluppatasi nel corso dei decenni a dispetto delle difficoltà poste dalla famiglia di lei e da una società che biasimava ancora le unioni interraziali.
Il pretesto da cui si dipana l'intero racconto è dato dalla maturata volontà di cambiare casa, al fine di monetizzare l'investimento fatto da neo sposini a Brooklyn anni addietro, quando era ancora zona periferica. La crisi morde e un quarto piano senza ascensore comincia a risultare impegnativo.
Il rimando alla giovane coppia Jane Fonda e Robert Redford è, appunto, naturale: A piedi nudi nel parco, di Neil Simon, risuona delicato in tutto il flashback relativo all'insediamento nella nuova dimora.
I flashback condiranno piacevolmente la scansione dell'intera vicenda: gli occhi del Alex ci dipingono poeticamente il presente e lo colorano anche grazie a queste didascaliche pennellate della memoria.
Veniamo così a scoprire che a New York è d'uso organizzare veri e propri rinfreschi per far vedere la casa in vendita.
In sottofondo: l'onnipresente Tv parla del potenziale attentatore arabo che ad ogni servizio diventa sempre più pericoloso, minacciando tra l'altro la tenuta del mercato immobiliare; la stereotipata coppia di donne gay interessata all'appartamento per poter adottare la povera bimba indiana; le telefonate al veterinario per sapere della salute della cagnetta che ha sostituito il figlio che mai sono riusciti ad avere; la mamma sola che cresce la figlia intelligente e sensibile ma che non ha soldi per comprare e gira di party in party per scroccare il rinfresco; la bambina che scopre cos'è un giradischi...
Un caleidoscopio di personaggi e situazioni che con leggiadra ironia viene ritratto in questi tre giorni di ricerca dall'attento occhio di Alex, e che altro non sono se non un affresco della popolazione contemporanea.
Cambiare per cambiare?! E perché mai? Stanno bene in salute e ancora ce la fanno a salire tutti quei gradini; hanno di che vivere e sono sereni tra i loro ricordi: tre giorni di affannosa ricerca di una casa per arrivare a capire che la casa erano loro.
I soldi non danno la felicità. L'amore, ci dice questo film, sì.
Fintanto che si riesce a dipingere il partner con occhi sempre nuovi, l'amore vive e ci aiuta a vivere un infinito presente.
La casa è il luogo dove risiede l'amore, vengono creati i ricordi, arrivano gli amici e la famiglia è per sempre. - Christian Bobin
Five flights up - Elizabeth BishopStill dark.
The unknown bird sits on his usual branch.
The little dog next door barks in his sleep
inquiringly, just once.
Perhaps in his sleep, too, the bird inquires
once or twice, quavering.
Questions---if that is what they are---
answered directly, simply,
by day itself.
Enormous morning, ponderous, meticulous;
gray light streaking each bare branch,
each single twig, along one side,
making another tree, of glassy veins...
The bird still sits there. Now he seems to yawn.
The little black dog runs in his yard.
His owner's voice arises, stern,
"You ought to be ashamed!"
What has he done?
He bounces cheerfully up and down;
he rushes in circles in the fallen leaves.
Obviously, he has no sense of shame.
He and the bird know everything is answered,
all taken care of,
no need to ask again.
---Yesterday brought to today so lightly!
(A yesterday I find almost impossible to lift.)