Rwanda /In Francia processo a Pascal Simbikangwa

Creato il 04 febbraio 2014 da Marianna06


 

“Un processo storico”: fonti di stampa africane, anche di Kigali, definiscono in questi termini la vicenda giudiziaria che da oggi vede un ex ufficiale dei servizi segreti del Rwanda rispondere di fronte a un tribunale francese dell’accusa di aver istigato e contribuito al genocidio del 1994.

Pascal Simbikangwa, questo il nome dell’imputato, è comparso oggi di fronte ai magistrati della Corte d’appello di Parigi sulla sedia a rotelle dove è costretto da anni a causa di un incidente.

Le accuse nei suoi confronti sono state mosse da diverse organizzazioni non governative, tra le quali il Collettivo delle parti civili per il Rwanda (Cpcr) e la Federazione internazionale per i diritti umani (Fidh).

L’imputato è sospettato in particolare di aver armato milizie di etnia Hutu responsabili di un massacro di Tutsi nell’attuale distretto di Rubavu.

Come evidenzia la rivista Jeune Afrique in un articolo apparso sulla sua edizione online, il processo è il primo relativo al genocidio ruandese a essere celebrato in Francia. 

L’iter giudiziario è cominciato dopo l’arresto di Simbikangwa nell’isola di Mayotte, territorio d’oltremare sotto la sovranità di Parigi.

 All’origine del processo c’è il principio di “competenza universale” che, sancito da leggi approvate nel 1996 e nel 2010, consentirebbe alla magistratura francese di giudicare persone accusate di aver commesso crimini contro l’umanità anche in altri paesi.

E  anche i "media" di Kigali si dicono molto ottimisti circa l'esito del processo. (Fonte MISNA)

    a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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