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Rwanda/Il ruolo di Parigi nel "genocidio" del '94/Attivisti francesi chiedono un'indagine alla magistratura francese

Creato il 04 novembre 2015 da Marianna06

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Un gruppo di attivisti francesi ha formalmente chiesto alla magistratura di indagare su vendite di armi da parte di Parigi alle autorità ruandesi in carica durante il genocidio del 1994.

L’accusa, presente nella denuncia contro ignoti presentata dall’associazione Survie, è di “complicità in genocidio e crimini contro l’umanità”. Riprendendo documenti già resi pubblici e precedenti inchieste dei suoi stessi attivisti, Survie punta il dito contro varie forniture di armi e munizioni avvenute sia prima dell’aprile 1994 sia in quello stesso mese, quando già i massacri di centinaia di migliaia di tutsi e hutu moderati erano in corso.

Questi elementi, secondo gli attivisti di Survie, bastano a definire Parigi “l’alleato principale dei genocidari”. Il comunicato torna inoltre sulla recente decisione del presidente francese François Hollande di togliere il segreto di stato su numerosi documenti relativi a quel periodo. Tra questi, osserva l’associazione nel suo comunicato, manca una nota (citata già nel 1995 da un articolo dal giornalista Patrick de Sant-Exupéry) che proverebbe come le vendite di armi siano avvenute anche dopo l’embargo imposto dalle Nazioni Unite il 17 maggio 1994.

                    a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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