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RWC2015, Pool B: Samoa, buona la prima. La troppa indisciplina costa agli USA il punto di bonus

Creato il 20 settembre 2015 da Soloteo1980 @soloteo1980

RWC2015, Pool B: Samoa, buona la prima. La troppa indisciplina costa agli USA il punto di bonusSamoa inizia la sua RWC2015 con una bella vittoria contro gli USA a Brighton. I pacifici hanno meritato il successo ma gli Stati Uniti devono rimpiangere la troppa indisciplina che ha impedito loro di rimanere in gara, regalando troppe punizioni calciabili agli avversari. Domenica prossima gli Stati Uniti saranno l'avversario della Scozia a Leeds, mentre Samoa sabato a Birmingham proverà a contenere il desiderio di riscatto degli Springboks.

Inizio di gara molto equilibrato e preludio, almeno i primi dieci minuti, di un incontro molto fisico, come da attese. Samoa passa per primo in vantaggio col piede dell'apertura Pisi, che torna ancora sul tee ma manca il secondo calcio del match attorno al quarto d'ora; gli Stati Uniti sembrano reggere il confronto fisico ma concedono qualche punizione di troppo. Il primo quarto scorre veloce, non ci sono state molte occasioni ma, nel complesso, la partita è interessante. Al 19′ Samoa va in meta con l'estremo Nanai-Williams, alla prima marcatura internazionale, che sfrutta il bel passaggio al piede di Tusi Pisi - che manca la trasformazione - dopo qualche fase giocata a ridosso dei 5m statunitensi.

Entrambe le squadre provano a fare gioco ma qualche errore di handling e di giudizio - un paio di calci finiti direttamente in touche - spezzano il ritmo; Samoa comunque aggiunge altri tre punti dalla piazzola, prima che gli USA riescano finalmente a mettere anche loro punti a referto con un piazzato di MacGinty alla mezz'ora di gioco.

Gli Stati Uniti si sbloccano e vanno in meta con Wyles, al termine di un'azione in velocità innescata dall'ala che ha spezzato la difesa samoana; l'ala dei Saracens parte palla in mano sulla metà campo creando un mismatch sulla fascia destra d'attacco prima di servire il centro Kelly che avanza nei 22m avversari prima di servire di nuovo Wyles con un bell'offload che l'ala chiude andando in tuffo oltre la linea, eludendo il disperato intervento di Nanai-Williams.

MacGinty manca la trasformazione ma gli USA mettono a segno un parziale di 8-0 in tre minuti che riapre la partita. Nel ribaltamento di fronte Samoa trova un'altra punizione che Pisi calcia tra i pali, mandando i suoi a riposo avanti di sei punti, ma gli Stati Uniti hanno dimostrato che hanno tutte le carte in regola per mettere in difficoltà gli avversari.

L'inizio di ripresa dimostra, infatti, che le due squadre hanno rotto gli indugi e tornano in campo entrambe con tanta voglia di giocare. Il centro Stars&Stripes Palamo, scuola Sevens, crea subito scompiglio nella difesa samoana; la sua avanzata si ferma per un in-avanti ma la prima azione del secondo tempo è una sorta di dichiarazione d'intenti degli Stati Uniti, che continuano a spingere - i problemi per gli USA, però, nascono dalle troppe punizioni concesse, 8 in 45 minuti di gioco e quasi tutte da posizione 'calciabile'.

Samoa passa alla prima vera occasione; Tusi Pisi calcia in touche un calcio di punizione, creando la piattaforma da cui si sviluppa la meta di capitan Treviranus, in cui l'apertura mette ancora lo zampino con un bel passaggio al piede per Alesana Tuilagi. L'ala dei Falcons arriva ad un palmo dalla linea, prima che Ken Pisi ricicli sul capitano che trova il varco giusto per la seconda meta dei pacifici. Tusi Pisi manca la trasformazione ma due minuti dopo va ancora dalla piazzola e allunga il vantaggio di Samoa a quattordici punti, scavando un solco che, a mezz'ora dalla fine, potrebbe aver segnato le sorti del match.

Gli USA, comunque, non mollano e accorciano le distanze col piede di MacGinty; le loro avanzate -Ngwenia si mette in mostra con un bello slalom - si spengono per la troppa indisciplina ma se le Eagles dovessero riuscire a sistemare questo aspetto, diventerebbero una squadra difficile da affrontare. Samoa allunga ancora al 70′ con un piazzato di Stanley ma gli USA trovano la meta al 74′ con Baumann, dopo un'azione fatta di numerose fasi e decisa dal pick-and-go vincente del pilone. MacGinty manca la trasformazione, lasciando gli Stati Uniti oltre il break e lontani due punti da un punto di bonus difensivo che, per come si è sviluppato il match, sarebbe un premio meritato. Gli USA ci provano ma la difesa samoana regge bene, regalando ai pacifici la vittoria che li manda in vetta alla Pool B a pari punti col Giappone.

Score: 7′ T.Pisi cp (3-0), 19′ Nanai-Williams m (8-0), 28′ T.Pisi cp (11-0), 30′ MacGinty cp (11-3), 33′ Wyles m (11-8), 38′ T.Pisi cp (14-8); 45′ Treviranus m (19-8), 50′ T.Pisi cp (22-8), 52′ MacGinty cp (22-11), 70′ Stanley cp (25-11), 74′ Baumann m (25-16).

HT: 14-8
Man of the match: Nanai-Williams (Samoa)

RWC2015, Pool B: Samoa, buona la prima. La troppa indisciplina costa agli USA il punto di bonus

Informazioni su Matteo Mangiarotti

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