La Scozia conquista il passaggio ai quarti di finale al termine di una gara incredibile contro Samoa a Newcastle. Troppi errori, molto nervosismo ma, alla fine, il risultato è arrivato. La Scozia batte Samoa per la terza volta nella storia della RWC ma oggi, a Newcastle, i Dark Blues hanno sofferto davvero oltre ogni pessimistica previsione per aver ragione dei pacifici. La Nazionale di rugby riesce, in una settimana in cui quella di calcio è stata esclusa dagli Europei 2016, a ridare il sorriso ad un'intera Nazione e, dopo un 6 Nations da dimenticare in fretta, finalmente dà ai suoi tifosi un motivo di orgoglio.
La Scozia parte ancora troppo contratta, nonostante le parole rassicuranti della vigilia, facendo fatica a imprimere il proprio ritmo e, soprattutto, a guadagnare metri; Samoa passa in vantaggio alla prima occasione con un calcio piazzato di Tusi Pisi.
Laidlaw pareggia poco dopo dalla piazzola - buon lavoro al breakdown degli avanti scozzesi - ma Samoa continua a spingere e trova la prima meta al 10′, con Tusi Pisi - che si incarica anche della trasformazione - al termine di un'azione in velocità in cui la difesa scozzese ha già mostrato più di una crepa.
Il primo quarto è decollato e, alla ripresa del gioco, la Scozia trova la meta del pareggio; Tusi Pisi pasticcia all'interno dei suoi 5m, servendo un compagno con un passaggio lungo su cui Seymour interviene, andando in meta. Peyper chiede l'intervento del TMO per un possibile in-avanti dell'ala dei Warriors ma la meta è convalidata. Laidlaw trasforma ma due minuti dopo, giusto il tempo di risalire il campo alla mano, Samoa va in meta ancora con Leiataua; T.Pisi non trasforma, la Scozia trova tre punti con Laidlaw dalla piazzola - a punire un fuorigioco nei 22m avversari - ma al 21′ Samoa trova la terza meta di questo folle inizio di gara con il centro Lee-Lo.
Pisi, per fortuna della Scozia, manca anche questa trasformazione ma Samoa, finora, resta in controllo del gioco; quello che preoccupa maggiormente, oltre al numero delle avanzate (38-13 per i samoani) e ai metri percorsi ovale alla mano, è la pessima prestazione difensiva dei Dark Blues, che accorciano le distanze con un altro piazzato di Laidlaw - Samoa, per fortuna della Scozia, concede qualche punizione di troppo nella sua metà campo. Al 27′ i Dark Blues restano in inferiorità quando Ryan Wilson si fa pescare dal TMO in un gioco pericoloso su Faasavalu, scalciando l'avversario nel tentativo di liberarsi; Peyper opta per il giallo e, nonostante il samoano non faccia nulla per liberare il terza linea scozzese, Wilson è fortunato a non averlo colpito al viso.
Tusi Pisi calcia tra i pali la punizione ma, nonostante l'uomo in meno, la Scozia ha la forza di reagire andando in meta nell'azione successiva con John Hardie che schiaccia a terra oltre la linea chiudendo nel migliore dei modi una perfetta rolling maul nata appena dentro i 22m avversari; Laidlaw trasforma e le due squadre sono in parità, sul 23-23, dopo mezz'ora di gioco giocata a ritmi folli e in cui, praticamente, sono saltati tutti i meccanismi difensivi.
Nemmeno il tempo di godersi il momento e Samoa trova la quarta meta con il pilone sinistro Taulafo, annullata però dal TMO per un intervento irregolare su Laidlaw al breakdown; Peyper torna sul vantaggio - fuorigioco - e T.Pisi calcia tra i pali l'ovale del nuovo vantaggio con cui Samoa va a riposo. A tempo scaduto, i pacifici avrebbero occasione di farsi ancora pericolosi ma, per fortuna della Scozia, Fotual'ì batte la punizione veloce anziché andare per i pali e, dopo qualche fase, i samoani perdono l'ovale in avanti e Seymour, recuperato il possesso, può calciare sugli spalti decretando la fine di un primo tempo che abbiamo già definito "folle".
Nella ripresa la Scozia sembra più convinta ma spreca subito un'ottima occasione per mettere punti pesanti a referto; dopo aver conquistato una punizione 'calciabile' sceglie di andare in touche ma Nel e Hardie pasticciano, regalando il possesso a Samoa, prima che Finn Russell, nell'azione successiva, non riesca a trovare la touche su un'altra punizione concessa dai pacifici. La Scozia spreca un'altra occasione - alla terza punizione concessa in meno di sei minuti - perchè sceglie ancora la penal'touche ma, per un nuovo errore, regala una mischia a Samoa. Troppi errori, poca concentrazione e grandissime difficoltà in fase di possesso, sommate al vero e proprio terrore negli occhi scozzesi ogni qualvolta Samoa riparte palla in mano, non sono la ricetta giusta per ottenere l'unico risultato che conta oggi, ovvero una vittoria, per non dover sperare domani in un improbabile passo falso del Giappone contro gli USA per passare ai quarti di finale.
Al quarto tentativo la Scozia trova il pareggio, perchè stavolta Laidlaw decide di andare per i pali, ripetendosi poco dopo per il primo vantaggio scozzese della gara - 7/7 dalla piazzola per il capitano dei Dark Blues finora, ma cinque punizioni concesse da Samoa in soli tredici minuti della ripresa sono davvero troppe, a questi livelli, per non pagare dazio.
Laidlaw stavolta non trova i pali da metà campo, 'sporcando' la sua percentuale finora immacolata, alla settima punizione concessa dai pacifici, che vengono graziati ancora dal piede dell'ex mediano di mischia di Edinburgh, che manca la seconda punizione della ripresa, e dal direttore di gara, che non estrae un cartellino giallo che sarebbe, dopo così tante punizioni concesse, anche legittimo. La Scozia, comunque, continua a fare troppa fatica ma Cotter decide di non inserire forze fresche almeno fino al 70′, quando Stuart Hogg esce per crampi e Sean Lamont può entrare nella storia del rugby scozzese conquistando il suo 100esimo cap, il secondo uomo e il terzo giocatore in assoluto - dopo Donna Kennedy e Chris Paterson - a raggiungere questo traguardo.
Al 74′, dopo qualche fase confusa ma in cui la Scozia, per tra mille difficoltà, è riuscita ad accamparsi nei 22m avversari, arriva la meta di Greig Laidlaw che riesce ad infilarsi in un varco sfruttando la mischia vinta dai suoi avanti. Lo stesso mediano di mischia trasforma, mandando il pubblico scozzese in delirio e i suoi avanti di dieci punti a cinque minuti dalla fine.
Game over, Scozia ai quarti e tutti contenti?
Nope. Perchè Samoa non ha più nulla da perdere e riparte all'attacco, andando oltre la linea con il tallonatore Matu'u - dopo aver conquistato due punizioni consecutive - e riaprendo i giochi. Negli ultimi due minuti di gioco tutta una Nazione trattiene il fiato, perchè Samoa conquista l'ovale e prova l'ultimo, disperato assalto ma Vavae Tuilagi commette un in-avanti all'altezza dei suoi 10m. Laidlaw gestisce con calma le ultime fasi, prima di spedire il pallone sull'East Stand e mandare la Scozia ai quarti di finale per l'ottava volta nella storia.
Score: 4′ T.Pisi cp (3-0), 9′ Laidlaw cp (3-3), 10′ T.Pisi m T.Pisi tr (10-3), 11′ Seymour m Laidlaw tr (10-10), 13′ Leiataua m (15-10), 19′ Laidlaw cp (15-13), 21′ Lee-Lo m (20-13), 24′ Laidlaw cp (20-16), 28′ T.Pisi cp (23-16), 31′ Hardie m Laidlaw tr (23-23), 38′ T.Pisi cp (26-23); 50′ Laidlaw cp (26-26), 53′ Laidlaw cp (26-29), 73′ Laidlaw m Laidlaw tr (26-36), 78′ Matu'u m Faapale tr (33-36).
Samoa: 1. Sakari Taulafo 2. Ma'atulimanu Leiataua 3. Census Johnston 4. Teofilo Paulo 5. Kane Thompson 6. Maurie Faasavalu 7. Jack Lam 8. Alafoti Faosiliva 9. Kahn Fotuali'i (C) 10. Tusi Pisi 11. Fa'atoina Autagavaia 12. Rey Lee-Lo 13. George Pisi 14. Paul Perez 15. Tim Nanai-Williams
Panchina: 16. Motu Matu'u 17. Viliamu Afatia 18. Anthony Perenise 19. Faifili Levave 20. Vavae Tuilagi 21. Vavao Afemai 22. Patrick Faapale 23. Ken Pisi
Scozia: 15 Stuart Hogg 14 Sean Maitland 13 Mark Bennett 12 Matt Scott 11 Tommy Seymour 10 Finn Russell 9 Greig Laidlaw (C) 1 Alasdair Dickinson 2 Ross Ford 3 Willem Nel 4 Richie Gray 5 Jonny Gray 6 Ryan Wilson 7 John Hardie 8 David Denton 16 Fraser Brown 17 Gordon Reid 18 Jon Welsh 19 Tim Swinson 20 Josh Strauss 21 Henry Pyrgos 22 Peter Horne 23 Sean Lamont
HT: 26-23
Note: Richie Gray entra in campo da solo per celebrare il suo 50esimo cap con la Scozia
Sin bin: 27 Ryan Wilson (Scozia)
Man of the match: Greig Laidlaw (Scotland)
Arbitro: Jaco Peyper (SARU)