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RWC2015: Scozia, missione compiuta. Contro gli USA arriva il punto di bonus nel secondo tempo

Creato il 27 settembre 2015 da Soloteo1980 @soloteo1980

RWC2015: Scozia, missione compiuta. Contro gli USA arriva il punto di bonus nel secondo tempoElland Road (Leeds) - La Scozia ottiene una vittoria importantissima per le sue ambizioni di passaggio del turno contro gli Stati Uniti al termine di una gara dai due volti. Brutta, a tratti molto brutta nel primo tempo, la Scozia e' uscita nella ripresa trovando il punto di bonus in venticinque minuti, marcando cinque mete in totale ma, soprattutto, convincendo. Sabato prossimo l'avversario sara' il Sud Africa - che, notizia di oggi, dovra' fare a meno di capitan De Villiers per l'infortunio alla mandibola che ha messo fine alla sua RWC - e servira' un'altra prestazione, decisamente, ma arrivare alla sfida di Newcastle in testa alla Pool B e a punteggio pieno e' un'iniezione di fiducia su cui Vern Cotter dovra' essere bravo a costruire. Il lavoro in settimana sara' tanto, ma almeno la Scozia ha la coscienza a posto dopo la mission accomplished di oggi.

Gli Stati Uniti si fanno subito vedere con una bella azione insistita che si porta in dote il primo calcio di punizione dell'incontro - irregolarita' scozzese al breakdown; MacGinty va per i pali e porta avanti i suoi. La Scozia prova a reagire subito ma un altra scorrettezza in un raggruppamento spegne sul nascere l'azione. Ci pensa allora il pack - in cui oggi debutta Josh Strauss - a regalare la prima opportunita' di mettere punti a referto; nonostante la punizione sia a cavallo della linea di meta' campo, Stuart Hogg haa la forza e la precisione necessarie per mandare l'ovale tra i pali per il pareggio.

Gli USA, comunque, si dimostrano un avversario tosto, bravi nei set-pieces, perche' non solo vincono due mischie consecutive - nella seconda la prima linea scozzese e' colpevole di ingaggio anticipato - ma anche la prima touche, e nei punti d'incontro mettono la Scozia in condizione di andare in confusione e regalare qualche punizione di troppo. I Dark Blues, nelle prime fasi, non riescono ad imporre il proprio gioco, pagando l'inusuale lentezza nei ricicli di Pyrgos e, inconsciamente, la tensione di non poter sbagliare - e di essere la squadra favorita, quest'oggi.

Nonostante le oggettive difficolta', la Scozia passa a condurre al 15′ con un piazzato di Russell dentro i 22m avversari e poco dopo - appena prima che Gilchrist lasci il campo per infortunio - va ancora per i pali da meta' campo, ma stavolta Hogg spedisce a lato. Swinson entra in campo ma la Scozia continua a faticare, tanto che al 20′ le US Eagles vanno in meta; bella azione di Samu Manoa che rompe la difesa scozzese e crea la piatttaforma per l'attacco statunitense. E' il pilone destro Lamositele a schiacciare oltre la linea dopo che la forza d'urto americana aveva spazzato via la resistenza scozzese al breakdown; MacGinty trasforma e gli USA entrano nel secondo quarto avanti 10-6.

Non sorprende il vantaggio stars&stripes, sorprende che la Scozia fatichi cosi tanto a trovare le contromisure al gioco avversario, compassato e preciso ma niente di trascendentale. Certo, va dato merito agli USA, perche' stanno giocando con calma e precisione, senza strafare e cercando di eseguire il loro game plan, mentre la Scozia - che arriva vicina alla marcatura con Hogg, bravo nel trovare la giusta linea d'attacco, meno quando, nel momento del passaggio decisivo, anziche' servire Pyrgos al suo interno, decide passare l'ovale a Visser che non riesce a controllare - non sembra capace di "giocare come sa", utilizzando un'espressione spesso abusata.

II fatto che la Scozia, appena ottiene una punizione nella meta' campo avversaria, scelga di andare per i pali, alimenta le perplessita' - oltretutto, Russell spedisce a lato; gli USA lanciano la sfida anche sul piano fisico, quando Ngwenia 'abbatte' Peter Horne e Samu Manoa continua a guidare le cariche, e la Scozia non sembra in grado di rispondere per le rime, continuando a rifugiarsi o in calci lunghi, troppo imprecisi, o in ripartenze che si spengono per banalissimi errori di handling.

Dopo qualche fase di gioco un po' confusa, gli Stati Uniti si accampano ancora nei 22m scozzesi ed escono ancora con punti a referto, stavolta col piede di MacGinty che, a tempo scaduto, punisce un fuorigioco della difesa scozzese mandando i suoi a riposo avanti, meritatamente, di sette lunghezze.

Scozia brutta, impacciata, imprecisa, nervosa, mai capace di mettere seriamente in difficolta' la difesa avversaria, che sta giocando esattamente come non dovrebbe contro una squadra, gli USA, che hanno mostrato nella prima gara contro Samoa eccellenti doti fisiche ma una tendenza ad andare in confusione se attaccati in velocita'.

Cotter durante l'intervallo cambia la prima linea, inserendo Dickinson e Nel e togliendo Grant e Welsh, apparsi oggi in grosse difficolta' in chiusa; i due nuovi innesti si fanno subito vedere, prendendo parte all'azione che manda in meta Tim Visser sulla sinistra d'attacco. Russell manca il suo secondo calcio - il terzo della Scozia - ma i Dark Blues, finalmente, sembrano in grado di portare pressione sugli avversari, in tutte le zone e conn piu' continuita'. L'apertura dei Warriors si sblocca e manda in meta Sean Maitland, trovando la penetrazione giusta che crea il varco in cui il trequarti dei London Irish si infila andando oltre la linea, prima di trasformare completando il mini-parziale di 12-0 che riporta in vantaggio la Scozia e, soprattutto, dovrebbe gettare le basi per un secondo tempo piu' positivo. Swinson va vicinissimo alla terza marcatura, quando mura un calcio dal box di Petri ma viene fermato ad un palmo dalla linea, che arriva pero' nell'azione successiva con WP Nel, bravo nel pick-and-go decisivo. Laidlaw, appena entrato in campo al posto di Pyrgos, si incarica della trasformazione che manda, per la prima volta, la Scozia avanti oltre il break - al 50′ MacGinty era andato dalla piazzola a punire un fuorigioco scozzese.

Duncan Weir entra in campo al posto dell'acciaccato Finn Ruseel e al 65′ la Scozia completa la sua missione trovando un importantissimo punto di bonus offensivo grazie alla meta di Matt Scott, che Laidlaw trasforma ancora, mettendo la gara nelle mani scozzesi. Gli USA continuano a giocare e vanno vicini alla meta in due occasioni, ma entrambe le volte la difesa dei Dark Blues si fa trovare pronta e, nella seconda occasione, il pack vince la mischia che il piede di Weir trasforma in metri pesanti, togliendo la pressione dai propri 22m. La Scozia adesso non molla piu' e va ancoora in meta con Weir, conquistando una vittoria importantissima per morale e classifica, in vista della sfida di sabato prossimo a Newcastle contro il Sud Africa.

Scozia 39
Stati Uniti 16

Score: 2′ MacGinty cp (0-3), 6′ Hogg cp (3-3), 15′ Russell cp (6-3), 20′ Lamositele m MacGinty tr (6-10), 40′ MacGinty cp (6-13); 41′ Visser m (11-13), 46′ Maitland m Russelll tr (18-13), 50′ MacGinty cp (18-16), 53′ Nel m Laildaw cp (25-16), 65′ Scott m Laidlaw tr (32-16), 78′ Weir m Laidlaw tr (39-16).

Scozia: 15 Stuart Hogg 14 Sean Maitland 13 Mark Bennett 12 Peter Horne 11 Tim Visser 10 Finn Russell 9 Henry Pyrgos (C) 1 Ryan Grant 2 Ross Ford 3 Jon Welsh 4 Richie Gray 5 Grant Gilchrist 6 Alasdair Strokosch 7 Ryan Wilson 8 Josh Strauss
Panchina: 16 Kevin Bryce 17 Alasdair Dickinson 18 Willem Nel 19 Tim Swinson 20 Ryan Wilson 21 Greig Laidlaw 22 Duncan Weir 23 Matt Scott

USA: 15. Chris Wyles (C) 14. Takudzwa Ngwenya 13. Seamus Kelly 12. Thretton Palamo 11. Blaine Scully 10. AJ MacGinty 9. Mike Petri 1. Eric Fry 2. Phil Thiel 3. Titi Lamositele 4. Hayden Smith 5. Greg Peterson 6. Al McFarland 7. Andrew Durutalo 8. Samu Manoa
Panchina: 16. Zach Fenoglio 17. Olive Kilifi 18. Chris Baumann 19. Cameron Dolan 20. John Quill 21. Danny Barrett 22. Shalom Suniula 23. Folau Niua

HT: 6-13
Note: 18C, cielo sereno, vento assente. Josh Strauss debutta con la maglia della Scozia
Man of the match: Stuart Hogg (Scozia)
Spettatori: 33521
Arbitro: Chris Pollock (NZRU)


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