Ry Cooder - Paradise and Lunch

Creato il 27 aprile 2015 da Tonypop

Reprise Records - MS2179 - 5/74
  1. Tamp 'Em Up Solid
  2. Tattler
  3. Married Man's A Fool
  4. Jesus On The Mainline
  5. It's All Over Now
  6. I'm A Fool For A Cigarette / Feelin' Good
  7. If Walls Could Talk
  8. Mexican Divorce
  9. Ditty Wa Ditty

Girando per le fiere e le bancarelle di dischi mi è capitato spesso di trovare “Paradise and  Lunch”, disco che quasi tutte le guide del rock definiscono  un disco essenziale degli anni settanta.
Qualche tempo fa ho deciso di comprarlo ed è stata una scelta azzeccatissima, Ry Cooder, che appartiene a quella categoria di artisti troppo famosa per essere “apprezzato” dagli appassionati di musica underground e troppo poco famoso per essere celebrato ovunque,  in “Paradise and Lunch” è forse nel suo momento di maggior splendore.
Il suo quarto Lp solista continua il percorso iniziato nel 1970 con il suo esordio, continuando ad analizzare per ogni disco uno o più  generi musicali specifici, in “Paradise and Lunch” si concentra su Jazz, Roots e Gospel.
All’ uscita del disco Ry Cooder è ormai quasi un decennio che suona da professionista, nato nel 1947 suona con Taj Mahal nei Rising Song e poi la sua fama di chitarrista e polistrumentista  gli procura una occupazione da turnista  e partecipa a parecchi dischi del periodo. Da citare la sua partecipazione a “Love in Vain” degli Stones dove suona il mandolino.
“Paradise and Lunch”, come detto è pubblicato con un  Ry Cooder in splendida forma, e per molti, me compreso, è il suo disco migliore.
Il disco profuma di Roots, di sole, di polvere del Sud degli States e di viaggi lungo il Mississippi.
Ry Cooder è circondato da musicisti grandiosi : Chris Etheridge dei Flying Burrito Brothers al basso, Earl Hines al piano in "Ditty Wa Ditty", Ronnie Baron organo e confeziona un prodotto fondamentale per la riscoperta delle radici jazz e roots.
Tra cover e traditional (un solo brano originale) il disco nei suoi nove brani è davvero ben fatto e gradevolissimo.
"Tamp 'Em Up Solid" è un inizio perfetto, un stomp con venature dixie con una chitarra perfetta, “Tattler” è  bellissima tra pop e old style e oggi  sarebbe un brano da classifica, da ascoltare bevendo un buon bourbon invecchiato .
La cover di "Married man's a fool" di Blind Willie McTell, è qui un blues reso melodico da un gran bel ritornello, l'arrangiamento è davvero ottimo.
Ancora un traditional con il gospel "Jesus on the mainline", ritmica, ma quasi sbilenca (mi si perdoni la "definizione" ) nella sua perfezione, credo che i Violent Femmes qui abbiano trovato parecchia ispirazione.
Ancora una piccola meraviglia con la cover del brano di Bobby Womack, resa famosa dagli Stones, di "It's all over now" qui sincopata e nervosa : geniale!!!
Il lato B si apre con il medley di “I'm A Fool For A Cigarette / Feelin' Good" ottimi brani, si prosegue il blues di "If wall could talk" .
Si tocca la canzone d'autore (Bacharach) con la cover di "Mexican Divorce”, quasi tex mex e si chiude in bellezza con il dixie sound arricchito, come detto, dal piano di Earl Hines di "Ditty wah Ditty".
Il disco consolida la fama di Ry Cooder, che continua la sua esplorazione musicale approfondendo e riscoprendo generi da tutto il mondo anche con i dischi successivi. Inizia a comporre colonne sonore tra cui “I cavalieri delle lunghe ombre “ (The Long Riders, vi ricorda qualcosa? Di Walter Hill), "Paris ,Texas" di Wenders, "Johnny il Bello" con Mickey Rourke e molte altre.
A fine anni 90, precisamente nel 1997 è l’artefice del successo mondiale dei Buena Vista Social Club, vecchi musicisti cubani  che grazie  a Ry Cooder diventano dalle star .
Continua a produrre dischi e a suonare dal vivo.

Foto della label della mia copia di REP44260 ,stampa originale italiana


Ry Cooder - "It's all over now" - (sample)

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