S’arantzada è un dolce raffinato; tradizionalmente era il dolce dei battesimi e lo si offriva ai padrini in segno di ringraziamento. Ora è diventato un dolce per tutte le occasioni, e nel nuorese, ancora oggi, si dice che un buon matrimonio si riconosce dalla qualità de s’arantzada.Le versioni sono molte ed a parità di ingredienti, le consistenze cambiano notevolmente.Nel nuorese, come in questa ricetta, le bucce delle arance vengono tagliate a juliennee candite nel miele, il tutto è piuttosto morbido ed i dolcetti vengono serviti su pirottini di carta. In altre località, tipo Posada ed Orosei, la scorza viene tagliata in pezzi più grandi e, una volta cucinata, viene stesa su un piano col mattarello e tagliata a rombi, tipo croccante, e servita su foglie di arancio. Un ulteriore variante, a Dorgali, prevede l’uso della scorza macinata e fatta cuocere nel miele per creare una sorta di densa confettura, a cui vengono aggiunte le mandorle. Il dolcetto viene tagliato a rombetti e servito su foglie o pirottini. Un’ultima versione, nuorese, la carta ‘e arantzada, una sorta di sfoglia piatta unica rettangolare da regalare ai padrini. Questo dolce fu brevettato da un pasticciere nuorese, Battista Guiso alla fine dell’800, grazie al quale s’arantzada varcò i confini dell’Isola per approdare alle tavole di Casa Savoia e della famiglia reale inglese. Se veniva apprezzata da tanta nobiltà un motivo ci sarà, quindi non mi resta che lasciarvi la ricetta di Ruli nella sua variante nuorese di arantzada.
Nota: tutte le informazioni sopra scritte sono riportate dal bellissimo libro “DOLCI in Sardegna, Storia e tradizione”, edito dalla ILISSO edizioni di Nuoro.
peso delle bucce di aranceuguale peso di mieleuguale peso di mandorle
Si tratta di pelare le arance, asportando solo la parte arancione della buccia. Si pesa, si taglia a listarelle sottili e si immerge nell'acqua per un giorno. Si cambia l'acqua un paio di volte. Poi si asciugano molto bene: io le ho messe in forno ventilato, ma non riscaldato . Non devono diventare secche. Si prepara lo stesso peso di mandorle, pelate e tagliate a bastoncini.Quindi : largo tegame con miele nella stessa quantità delle bucce + le bucce, fuoco molto basso per circa 1/2 ora . Mescolare. Le bucce assorbono il miele, e poco prima che sia tutto assorbito si aggiungono le mandorle, ancora una mescolata e si toglie dal fuoco .A questo punto ho rovesciato il tutto su carta forno, ma a mucchietti, per poterli mettere - una volta freddi - nei pirottini.