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S. Valentino per tutte le professioni

Creato il 14 febbraio 2011 da Fabsound

Ieri sera, nel venire a BS accompagnato dal papi (mio padre, non il Presidente del consiglio), la radio mandava una versione di Your Song cantata da Ellie Goulding, ragazzina inglese che si diletta con canzoni pop-elettroniche anche piacevoli, ma che ha deciso di diventare di colpo noiosissima regalando al mondo una versione piano e voce del celebre pezzo del baronetto inglese, facendosi probabilmente accompagnare al pianoforte da un paraplegico (o forse da un bambino di 10 anni alla sua seconda lezione di piano).

S. Valentino per tutte le professioni
Ora, non che io sia un grande fan di sir. Elton John, ma ho sempre pensato che Your Song fosse una bella canzone d’amore, e forse una volta tanto la fama corrispondeva alla qualità. Ma ieri, dopo aver sentito la versione emotionless di Ellie ho potuto analizzare il testo in modo più distaccato. Il centro della canzone è il seguente: “s’io avessi tanti soldi, farei una bella casa; s’io fossi uno scultore, ti farei una scultura; s’io fossi foco, arderei lo mondo; ma son solo un poraccio cantante da piano bar e ti faccio una canzone”. No bhè, grazie tante John. Fai pure il falso modesto: “I know it’s not much but it’s the best i can do“, ma è lampante che fare una canzone d’amore hit mondiale e tutto il resto non è “not much”, semmai è “very very much”. Lo sa persino Michelle Hunziker, che dopo mille anni che si è lasciata con Eros va ancora in giro a bullarsi di essersi fatta scrivere “più bella cosa non c’è, più bella cosa di te” dall’ex marito. Quindi piantala di fare il modesto, perché per noi mortali che non siamo artisti o scultori o quant’altro, gestire la questione regali di S. Valentino è molto più complicato. Indie per cui, ho pensato di fare una breve lista di come anche le professioni più umili possano, sulla scia di una “your song” compassionevomente reinterpretata da un realmente umile Giovanni Il Tone, fare regali appropriati alle proprie competenze.

 

s’io fossi panettiere, ti regalerei una baguette. E farei pure la figura del pezzente.

s’io fossi macellaio, macellerei la vacca grassa anche se siamo in periodo di vacche magre. Ma non confonderti a pensare che ci sia un collegamento fra te e le vacche, davvero!

s’io fossi cassiera, ti farei passare alla cassa rapida Max Dieci Pezzi anche se hai due carrelli colmi della spesa per i prossimi due anni;

s’io fossi vigile urbano, ti farei una multa, ma solo per poi fare il magnanimo e non fartela pagare;

s’io fossi cuoco, ti cucinerei;

s’io fossi ottico, durante la visita ti suggerirei le letterine piccole piccole dell’ultima riga;

s’io fossi ruspista, distruggerei con la mia possente ruspa tutto ciò che si frappone in linea d’aria fra la mia casa e la tua. Sperando di non sbagliare strada come faccio di solito;

s’io fossi farmacista, quando sbagli il nome di un farmaco lo produrrei apposta per non farti notare l’errore. (tranne quando mi chiedi il Lisoform al posto del Lisomucil [realmente accaduto ndf]);

s’io fossi badante, ti cateterizzerei;

s’io fossi dentista, ti farei la fattura;

s’io fossi parlamentare, ti voterei;

s’io fossi giardiniere, t’innaffierei;

s’io fossi operatore di call center, quando mi parli direi: “per lamentarsi, premere il tasto uno. Per chiedere di uscire, premere il tasto due. Per raccontarmi la vita di tua madre, premere il tasto tre. Per ritornare alla passione degli inizi, premere cancelletto.”;

s’io fossi gelataio, ti farei leccare il mio gelato. No, aspetta, perchè mi picchi con la borsetta!? ahia!!!

s’io fossi ingegnere, costruirei un ponte sulla strettoia di casa tua;

s’io fossi donna delle pulizie, ti scoperei. Basta con quella borsetta in testa!!!

s’io fossi parrucchiera, non ti farei notare che stai diventando calvo;

s’io fossi igienista dentale, ti farei cose che Elton John si rifiuterebbe di cantare.

S. Valentino per tutte le professioni



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