Sono giorni d’insonnia. Due piedi sul cornicione.Precari.La pioggia che penetra nei pori, riempie. Diluisce la paura ma anche l’essenza. Crea sulle spalle un peso che non vorrei avere.Appendersi per ritrovarsi. Non si può certo dire che sia una posizione vantaggiosa. Sempre a pensar di saltare. L’ostacolo. Un salto di qualità. Magari fosse questione di qualità. Non lo so ancora e l’acqua scende sempre più fitta, decisa. L’ombra si allunga sulla città, un’ombra rosso Pompei. Un’istantanea a cielo aperto e le parole non bastano. Non ho mai voluto abbandonare la città.Tutti quei fuochi d’iniziazione, quegli sguardi nuovi tra il fumo della città vecchia. I muscoli fanno meno male, ora.I nervi rispondono.Come una volta.Come quella volta. Quella volta che voci, occhi e mani si ascoltavano a vicenda, in cerchio.La terra tremava perché era necessario.Che impeto.
I nostri pensieri condensati
che ci rendono migliori
e ci preparano al tempo burrascoso
[Pure morning - Placebo]