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Sabato 10 marzo 1956

Creato il 10 marzo 2010 da Cbneas1968
Sabato 10 marzo 1956
TELEVISIONE
14,55 Dallo Stadio Comunale in Torino
RIPRESA DIRETTA DELL'INCONTRO DI CALCIO
JUVENTUS-SAMPDORIA
Campionato Divisione Nazionale Serie A
Telecronista Nicolò Carosio
17,30 ABANDERADO
Film - Regia di Eusebio F. Ardaven
Produzione Incine
Interpreti: Alfredo Mayo, Mercedes Vecino
18,50 LA TV DEGLI AGRICOLTORI
Rubrica dedicata ai problemi dell'agricoltura, a cura di Renato Vertunni
Edizione pomeridiana
20,30 TELEGIORNALE
21,00 RASSEGNA TALIA
Prima rassegna TV dei G.A.D. dell'ENAL, a cura di Enzo Trapani
Dal Teatro Mediterraneo in Napoli
Lello Bersani presenta per la Campania il G.A.D. Teatrino dell'Aquilone di Napoli con:
INTERMEZZO DI MASCHERE
Un atto di Mario Ciampi
Con Nando Villella, Luisa De Angelis, Nicola Stagnani, Margherita De Bury, Antonio Casagrande, Ciro D'Angelo
Regia teatrale di Mario Ciampi
Ripresa televisiva di Lino Procacci
22,15 Dal Salone delle Feste e degli Spettacoli del Casinò Municipale di Sanremo
SESTO FESTIVAL DELLA CANZONE ITALIANA
Organizzato dalla Radiotelevisione Italiana in collaborazione con il Casinò Municipale
George Melachrino e la sua orchestra
Orchestra Arcobaleno della RAI diretta da Gian Stellari
Presenta Fausto Tommei
Messa in onda di Vito Molinari
Alcune fasi del Festival saranno trasmesse in collegamento Eurovisione
Nell'intervallo tra la prima e la seconda parte:
SETTE GIORNI DI TV
Presentazione dei principali programmi televisivi della prossima settimana
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Uno sguardo al presente: mentre scriviamo sono appena passate le due pomeridiane e fuori nevica copiosamente. Il calendario ci rammenta che oggi è il 10 marzo, per cui dovremmo essere alle soglie della primavera (e negli scorsi anni godevamo già di splendide giornate). Gli esperti dicono che forse questa sarà l'ultima grossa nevicata della stagione, ma certo è che ci vorrà ancora un bel po' prima che l'inverno 2009-'10 muoia definitvamente.
Stagione dalle nevicate frequenti, quella che dovrebbe essere in via di conclusione, un po' come gli inverni degli anni '50 -'60, ma con un freddo tollerabile. Nulla di paragonabile al famoso inverno del 1955-'56, che (specie nella sua seconda parte) battè tutti i record del freddo, mai più eguagliati o superati.
Perchè queste considerazioni di natura meteorologica ? Perchè in qualche modo c'entrano con ciò che avviene il 10 marzo 1956, in particolare a Sanremo, dove è in programma la serata conclusiva del sesto Festival della Canzone, un avvenimento ormai irrinunciabile che la TV riprende direttamente ed integralmente per la seconda volta (nel '54, è bene ricordarlo, vi fu una speciale galleria televisiva delle canzoni e dei cantanti in gara al Teatro Alfieri di Torino, e questo pochi giorni dopo la conclusione della manifestazione). Il nostro Paese è nel pieno di questa eccezionale (per davvero !) ondata di maltempo, che mette tristezza e malinconia. Fortuna vuole che Virgilio Panzuti e Pino Perotti detto Pinchi abbiano scritto per Sanremo '56 un'orecchiabile canzone, semplice e tenera, dal titolo Aprite le finestre !, un invito a salutare la bella stagione che, prima o poi, dovrà pur arrivare. Certo, il brano non è all'altezza di cose indubbiamente più meritevoli, come La vita è un paradiso di bugie (musicata dal napoletano Nino Oliviero, più avanti autore sia di colonne sonore da film di fama mondiale che - addirittura- di riconoscibilissime siglette per la TV) ed Amami se vuoi (sicuramente molto in linea con il gusto allora dominante tra gli ascoltatori più sofisticati: il grande Mascheroni dà alla melodia un taglio jazzistico), ma le giurie sono di bocca buona e, spinte dall'attualità, votano in massa la canzoncina.
Come gli studiosi sanno, questo sesto Festival si affida a voci nuove scelte grazie ad un apposito concorso bandito dalla RAI, dalla Cetra e dalla Fonit (non ancora insieme: si fonderanno solo un paio d'anni dopo). A proporre Aprite le finestre è una ragazza di Monopoli, in provincia di Bari, di nome Franca Raimondi, che alterna il canto con l'inglese ed il francese (studia Lingue e Letterature Straniere nell'ateneo del capoluogo pugliese). Quello sanremese è il suo unico exploit: di lei, scomparsa nel 1988 per un cancro, ci si ricorderà solo per questa vittoria, qui documentata (non esistendo il vidigrafo RAI, abbiamo ripiegato su un frammento del cinegiornale La Settimana Incom).

La vincitrice morale è invece Tonina Torrielli, sia perchè interpreta la succitata Amami se vuoi, che diventerà un best seller anche negli Stati Uniti grazie a Nilla Pizzi, la quale intitolerà in forma bilingue (Amami se vuoi/Love me if you want) il suo secondo LP distribuito per i paisà e non solo dalla RCA Victor, sia perchè la sua professione di caramellaia incuriosisce i più, non senza facili ironie. Da ricordare anche la migliore e la peggiore canzone in gara: pollice alto per Musetto, attacco all'esterofilia perpetrato, con delicatezza ed orecchiabilità (è un semplice giro di DO chitarristico), da Domenico Modugno con la complicità del cantante (e futuro doppiatore) Gianni Marzocchi; pollice verso, invece, per l'anacronistica La colpa fu..., ultimo fuoco di patriottarda retorica dal sapore di guerra-del-quindici-diciotto, che tocca ad Ugo Molinari ed avrà successo in Germania per merito di Paolo Sardisco (e pensare che, Oltreoceano, da un paio di mesi i giovani applaudono un impertinente giovanotto con chitarra di nome Elvis Aaron Presley...).
Per chiudere questo nostro post, vi proponiamo l'ascolto integrale di Aprite le finestre direttamente tratto dal 78 giri originale su etichetta Fonit Trevisan: che sia di buon auspicio anche per la primavera... di 54 anni dopo !
A domani ! ! !
CBNeas
AA

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