Magazine Cultura
TELEVISIONE
TELESCUOLA
Corso di Avviamento Professionale a tipo Industriale e Agrario
13,00 Classe prima:
a) Esercitazioni di agraria
Prof. Fausto Leonori
b) Lezione di educazione fisica
Prof. Alberto Mezzetti
c) Geografia ed educazione civica
Prof.ssa Lidia Anderlini
14,10 Classe seconda:
a) Esercitazioni di lavoro e disegno tecnico
Prof. Gaetano De Gregorio
b) Lezione di economia domestica
Prof.ssa Anna Marino
c) Lezione di francese
Prof. Henri Arcaini
15,30 Classe terza:
a) Lezione di economia domestica
Prof.ssa Bruna Bricchi Possenti
b) Lezione di tecnologia
Ing. Amerigo Mei
c) Esercitazioni di lavoro e disegno tecnico
Prof. Gaetano De Gregorio
d) Lezione di francese
Prof. Torello Borriello
la TV dei ragazzi
17,00 IL PASSATEMPO
Rubrica settimanale di giochi a tavolino a cura di Ada Tommasi De Micheli
Presenta Febo Conti
Regia di Cesare Emilio Gaslini
17,30 LASSIE
L'anatra selvatica
Telefilm - Regia di Lesley Selander
Distr. : I.T.C.
Interpr. : Jan Clayton, Tommy Retting, George Cleveland e Lassie
18,00 C'ERO ANCH'IO
L'incontro del generale Grant col generale Lee
Regia di Bernard Girard
Distr. : C.B.S. - TV
Int. : Robert Osterlon, Roy Engel, Paul Birch
ritorno a casa
18,30 TELEGIORNALE
Edizione del pomeriggio
ed
ESTRAZIONI DEL LOTTO
GONG
18,50 UOMINI E LIBRI
a cura di Luigi Silori
19,15 ENIGMI E TRAGEDIE DELLA STORIA
La congiura dei Pazzi
a cura di Roberto Cortese
19,55 LA SETTIMANA NEL MONDO
Rassegna degli avvenimenti di politica estera a cura di Brando Giordani, L. Serani e F. Tagliamonte
20,08 SETTE GIORNI AL PARLAMENTO
a cura di Jader Jacobelli
Realizzazione di Sergio Giordani
ribalta accesa
20,30 TIC - TAC (Espresso Bonomelli - Omo Più - Orologio Revue - Salumificio Negroni)
SEGNALE ORARIO
TELEGIORNALE
Edizione della sera
Direttore Leone Piccioni
20,50 CAROSELLO
(1) Linetti Profumi - (2) Permaflex - (3) Caffè Hag - (4) Maggiora - (5) Vecchia Romagna Buton
I cortometraggi sono stati realizzati da: 1) Paneuropa - 2) Titanus-Adriatica - 3) Gamma Tivù - 4) Albo Film - 5) Cinetelevisione
21,05 CANZONISSIMA
Programma musicale abbinato alla Lotteria di Capodanno
di Antonio Amurri, Faele e Mario Landi
presentato da Lauretta Masiero, Aroldo Tieri, Alberto Lionello
Orchestra diretta da Bruno Canfora
Coreografie di Mary Anthony
Scene di Mario Grazzini e Tullio Zitkowsky
Costumi di Anna Salvatore
Regia di Mario Landi
22,15 Chi legge?
VIAGGIO LUNGO IL TIRRENO
di Mario Soldati e di Cesare Zavattini
Maremma trenta secoli
22,45 IL PERICOLO E' IL MIO MESTIERE
Mr. Boom
Prod.: Crayne
23,10 TELEGIORNALE
Edizione della notte
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Finalmente eccoci qua. Superato il rodaggio della nuova occupazione che stiamo svolgendo e conclusi tutti gli accordi preliminari con un editore fiorentino per la realizzazione di un libro ispirato, in linea di massima, proprio dal nostro blog e destinato a uscire entro l'autunno del 2011, il Focolare - Radio TV viene riacceso stasera (e ne abbiamo ben d'onde, tenuto conto delle rigidissime temperature registrate praticamente in tutta Italia quest'oggi: qui a Torino, mentre scriviamo, il termometro segna - 7° C), pronto a riprendere la propria cavalcata nella radiotelevisione dei tempi d'oro in base ai singoli palinsesti quotidiani, all'uopo da noi trattati ed esaminati.
Riprendiamo in allegria, rievocando il varietà che, esattamente mezzo secolo fa, nell'autunno - inverno del 1960, tenne inchiodati gli italiani davanti ai teleschermi per tredici puntate: l'edizione di Canzonissima, terza con questo leggendario titolo, quarta irradiata dalla TV, quinta della storia dei programmi abbinati alla Lotteria Italia di Capodanno (la prima, Le canzoni della fortuna, ebbe un'eco solo radiofonica).
Dopo il biennio di Falqui e Sacerdote, impegnati questi ultimi all'estero per organizzare quello che poi sarà Giardino d'inverno, Giovanni Mancini, responsabile degli spettacoli organizzati assieme al Comitato di Gestione delle Lotterie Nazionali, punta su un artigiano della TV, il baffuto siciliano Mario Landi, e su due autori che non fanno certamente rimpiangere la coppia Dino Verde - Lina Wertmuller dell'anno prima: Tonino Amurri e Raffaele Sposito (alias Faele). Inoltre il cast artistico è molto brioso e vivace, composto da attori brillanti attivi sia nel teatro di prosa che in quello di rivista: Lauretta Masiero, veneziana D.O.C., Alberto Lionello, giovane milanese in grado di passare con disinvoltura dal serio all'ironico, e Aroldo Tieri, spesso impiegato come personaggio "imperturbabile" in film comici con Totò et similia. Sulle prime sembra che accetti, con un angolino - monologo direttamente da lui gestito, il grande genovese Gilberto Govi, tanto che il Radiocorriere - TV, nel lanciare la prima puntata di questa nuova Canzonissima, non solo ne annuncia la presenza, ma anche gli dedica un articolo. All'ultimo momento, però, l'attore ligure si ritira, costretto a casa da sopraggiunti motivi di salute: lo rimpiazza Alberto Talegalli, il noto Sor Clemente della radio, che trasferisce accento e cadenza umbro - marchigiani in un non meglio precisato portiere di via Teulada (e sarà l'ultima apparizione di rilievo del caratterista, che scomparirà tragicamente l'estate successiva).
Naturalmente alla base di tutto vi sono le canzoni da sottoporre ai voti del pubblico con le ormai tradizionali cartoline in vendita nelle edicole e tabaccherie e da spedire agli uffici amministrativi RAI di via Arsenale in Torino, in pieno centro - città (la trasmissione, comunque, si realizza tecnicamente a Roma, mentre la finale del 6 gennaio 1961 sarà ripresa in diretta da un teatro di Vicenza). La moda del rock'n roll e degli urlatori , per non parlare degli emergenti cantautori, divide genitori e figli, per cui si tenta una soluzione di compromesso, dividendo equamente i sessanta motivi partecipanti in due gruppi, quello del passato e quello del presente. Naturalmente sono più alti i voti attribuiti agli ultimi successi (benchè qualche critico accusi gli organizzatori di una certa parzialità nella scelta di questi, non spiegandosi ad esempio perchè si sia voluto dare spazio a Non baciare più nessuno di Johnny Dorelli, a scapito di Briciole di baci di Mina o de Il nostro concerto di Umberto Bindi), ma le canzoni antiche si fanno onore. Eccovi, in un rapido ping - pong di inserti tratti da Canzonissima 1960 e reperiti su YouTube, il vecchio e il nuovo, prendendo spunto dai motivi più votati dal pubblico.
Cominciamo dal girone delle canzoni di ieri con un celeberrimo classico napoletano, Torna !, affidato alla voce di un ex - cantante lirico napoletano, convertitosi con successo alla musica leggera, Nunzio Gallo:
Grande protagonista di Canzonissima 1960 (ne è ospite praticamente fissa) è comunque la cantante del momento, la ventenne lombarda Mina Mazzini. Ancora il pubblico si divide tra favorevoli e contrari, ma anche i più scettici, dopo averla ascoltata proprio qui in 'Na sera 'e maggio - incisa a furor di popolo su disco - ed essere stati contemporaneamente conquistati da una nuova, suggestiva canzone fuori gara dal titolo Il cielo in una stanza, scritta dal giovane e ribelle genovese Gino Paoli, manifesteranno ben presto il loro pollice alto. Mina non rinuncia comunque a invitare i telespettatori a votare per i suoi successi precedenti, come l'allegro cha cha cha Folle banderuola, firmato da un originale cantautore (parola che nasce proprio in quel periodo) di Ferrara di nome Gianni Meccia:
Nilla Pizzi è sempre la Regina della Canzone, osannata in mezzo mondo. Lasciata la RCA (che l'ha imposta con successo perfino negli States), la Pizzi fiuta il vento relativamente contrario e non rinnoverà che saltuariamente il proprio repertorio, specializzandosi non solo nelle canzoni a lei legate, ma pure in motivi classici da lei comunque egregiamente rivisitati, come Violino tzigano, uscita su disco nella sua interpretazione qualche anno prima:
Domenico Modugno, proprio in quei giorni di metà dicembre, s'infortuna durante le prove del suo spettacolo teatrale Rinaldo in campo, che pertanto slitta all'autunno successivo. Costretto all'inattività, Mister Volare sostiene da casa Libero, che in sua vece viene eseguita dal re del saltino, il genovese Rino Joe Sentieri:
Luciano Tajoli, inizialmente boicottato dalla TV per i suoi noti problemi fisici, adesso figura sempre più spesso (e meritatamente) sul piccolo schermo. A 40 anni compiuti, il cesellatore milanese si prende una grande rivincita davanti alle telecamere, tanto che sarà proprio lui a trionfare a Sanremo poco dopo. In attesa dell'anno nuovo, comunque, eccolo alle prese con un'altra canzone italiana del bel tempo che fu, Come le rose:
Wilma De Angelis, simpatica e intelligente ragazzona milanese, conferma il proprio prestigio non solo italiano (prima di sfondare da noi aveva fatto un po' di gavetta in Olanda e in Belgio, riscuotendo grande successo e finendo sotto contratto direttamente con la sede centrale di Eindhoven della Philips) e ripresenta il successo sanremese, terzo classificato al Casinò nell'inverno precedente, Quando vien la sera :
Il bello della canzone napoletana, Giacomo Rondinella, porta al successo della categoria del passato la struggente Addio, sogni di gloria !:
Flo Sandon's, invece, ripropone il brano con cui ha vinto l'ennesimo festival di Napoli all'insegna delle polemiche e delle improvvise defezioni (in questo caso, Sergio Bruni, ritiratosi per protesta, è stato sostituito da Ruggero Cori, voce solista del complesso di Marino Marini), Serenata a Mergellina:
Infine ecco la Canzonissima del 1960, che è una volta di più Romantica. Renato Rascel l'ha presentata a Londra all'Eurofestival, senza fortuna; a Canzonissima, invece, è Tony Dallara, con i suoi inconfondibili urli e singhiozzi, a portarla al successo finale:
Quell'edizione di Canzonissima, comunque, si ricorda per un elegante, squisito, tormentone: Alberto Lionello rende omaggio ai grandi dello spettacolo francese, in particolare a Maurice Chevalier, personaggio amato in tutto il mondo, e alla sua tradizionale paglietta. Ogni intervento viene chiosato da una canzoncina molto orecchiabile che conquista subito gli italiani, tanto è vero che ne viene fuori perfino un 45 giri di successo. Rivediamo e riascoltiamo quell'allegro ritornello, sempre quello che fa così, LA LA LA LA: con Lionello agiscono in questo filmato Anna D'Amico e Bruna Lelli:
Altre due canzoni - sigla vengono lanciate alla grande da Canzonissima 1960: la prima è Tu,lei,lui, una sorta di invito al voto sulle note di un già conosciuto pezzo americano cantato da Georgia Gibbs. Qui rivediamo un po' tutti i protagonisti dello spettacolo (per il Focolare è un bis, avendo proposto le medesime immagini lo scorso 24 marzo, quando assieme a Orlando - che salutiamo caramente - ricordammo Lauretta Masiero, appena scomparsa):
La seconda e ultima è la suggestiva sigla di chiusura, il cui testo non perde certo di vista l'argomento della trasmissione, la canzone, per cui s'intitola Due note , primo grande successo di Mina a firma del Maestro Bruno Canfora, inizio di un sodalizio destinato a protrarsi per tutti gli anni '60, con la complicità di Antonello Falqui e Guido Sacerdote (i grandi assenti dello spettacolo qui presentato).
E con Due note vi salutiamo e vi auguriamo la buonanotte, avvertendovi che il nuovo post arriverà prestissimo e ricordandovi che il Focolare ormai riprende da oggi il ritmo consueto di almeno due o tre interventi in una settimana.
Caramente e cordialmente
CBNeas
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