Magazine Cultura

Sabato 20 ottobre 1973 (Radio - 1)

Creato il 21 ottobre 2013 da Cbneas1968
Sabato 20 ottobre 1973 (Radio - 1)  
   MATTINO - POMERIGGIO
PROGRAMMA NAZIONALE
6,00  SEGNALE ORARIO
   -   MATTUTINO MUSICALE (I parte)
   Musiche di W. A. Mozart, Bellini, Chabrier, Schumann, J. Strauss
6,51  ALMANACCO
7,00  GIORNALE RADIO
7,10  MATTUTINO MUSICALE (II parte)
   Musiche di Casella, Wienawsky, Turina, Busoni
               Per il Friuli - Venezia Giulia
7,15 - 7,30  GAZZETTINO DEL FRIULI - VENEZIA GIULIA
                    Per Abruzzo e Molise
7,30 - 7,55  IL MATTUTINO ABRUZZESE-MOLISANO
                   Programma di attualità culturali e musica
   Per la Sicilia
7,30 - 7,45  IL GAZZETTINO DI SICILIA, 1a edizione
7,45  IERI AL PARLAMENTO
8,00  GIORNALE RADIO
   -   SUI GIORNALI DI STAMANE
   Rassegna della stampa italiana
8,30  LE CANZONI DEL MATTINO
9,00  IL GRILLO CANTANTE
9,15  VOI ED IO
   Un programma musicale in compagnia di Ave Ninchi
         con
         SPECIALE GR (10,00 - 10,15)
         Fatti e uomini di cui si parla
   Edizione del mattino
11,20  Vi invitiamo a inserire la
   RICERCA AUTOMATICA
   Parole e musiche colte a volo tra un programma e l'altro
11,30  GIRADISCO
   a cura di Gino Negri
12,00  GIORNALE RADIO
12,10  NASTRO DI PARTENZA
   Musica leggera in anteprima presentata da Gianni Meccia
   Testi e realizzazione di Luigi Grillo
   -   Chicco Artsana
12,44  MUSICA A GETTONE
13,00  GIORNALE RADIO
13,20  LA CORRIDA
   Dilettanti allo sbaraglio presentati da Corrado
   Complesso diretto da Roberto Pregadio
   Regia di Riccardo Mantoni
14,00  GIORNALE RADIO
14,09  CONCERTINO
   Musiche di Paganini, Rossini, Paderewski, Rachmaninoff, Karlowicz, Chopin.
SECONDO PROGRAMMA
6,00  IL MATTINIERE
         Musiche e canzoni presentate da Francesca Romana Coluzzi
         Nell'intervallo: BOLLETTINO DEL MARE
         (ore 6,30): GIORNALE RADIO
7,30  GIORNALE RADIO
         Al termine: BUON VIAGGIO
   -    FIAT
7,40  BUONGIORNO CON LA STRANA SOCIETA' E GIORGIO GABER
         Caffè, canzoni e poche righe
   -     Formaggino Invernizzi Milione
8,14  MARE, MONTI E CITTA'
8,30  GIORNALE RADIO
8,40  PER NOI ADULTI
         Canzoni scelte e presentate da Carlo Loffredo e Gisella Sofio
9,14  RIBALTA
9,30  GIORNALE RADIO
9,35  UNA COMMEDIA IN TRENTA MINUTI
         Rossella Falk in
         Anna Christie
   di Eugene O' Neill
   Traduzione di Laura Del Bono e Elio Nissim
   Riduzione radiofonica di Chiara Serino
   Regia di Mario Ferrero
10,05  CANZONI PER TUTTI
10,30  GIORNALE RADIO
10,35  Dall'Auditorio G di Milano
   BATTO QUATTRO
   Varietà musicale di Terzoli e Vaime
   presentato da Gino Bramieri
   con la partecipazione di Lucio Dalla e Domenico Modugno
   Orchestra diretta da Pino Massara
   Regia di Pino Gilioli
11,30  GIORNALE RADIO
11,35  RUOTE E MOTORI
   a cura di Piero Casucci
   -   FIAT
11,50  CORI DA TUTTO IL MONDO
   a cura di Enzo Bonagura
12,10  TRASMISSIONI REGIONALI
12,30  GIORNALE RADIO
12,40  PICCOLA STORIA DELLA CANZONE ITALIANA
   Anno 1951
   In redazione: Adriano Mazzoletti
   I cantanti: Nicola Arigliano, Giorgio Onorato, Nora Orlandi, Anna Rusticano
   Gli attori: Gianfranco Bellini, Alina Moradei, Angiolina Quinterno
   Dirige la tavola rotonda Antonino Buratti
   Per la canzone finale Gilda Giuliani con l'Orchestra Ritmica di Milano della Radiotelevisione Italiana diretta da Giulio Libano
   Regia di Silvio Gigli
   (Replica)
  -   Dufour Caramelle
13,30  GIORNALE RADIO
13,35  I GRANDI DELLO SPETTACOLO
13,50  COME E PERCHE'
           Una risposta alle vostre domande 
14,00  SU DI GIRI
                     Per il Lazio e parte dell'Umbria
14,00 - 14,30  GAZZETTINO DI ROMA E DEL LAZIO, seconda edizione
                        Per la Puglia e parte della Basilicata
14,00 - 14,30  CORRIERE DELLA PUGLIA, seconda edizione
TERZO PROGRAMMA
7,55  TRASMISSIONI SPECIALI
   (fino alle 10,00)
   -   FILOMUSICA
                   Per la Campania
8,00 - 9,00  GOOD MORNING FROM NAPLES
                    Trasmissione in inglese per il personale della NATO
9,25  IL RICORDO BIBLICO NELLA CUCINA EBRAICA
   Conversazione di Giovanni Bonifacio
9,30  MUSICA ANTIQUA
   Brani di Binchos, Pierre de la Rue, Ciconia, De Sermisy, Jacob Arcadelt, Gabrieli, Gastoldi, Gussago, Peuerl, Susato, Monteverdi, Banchieri
10,00  CONCERTO DI APERTURA
   Musiche di Purcell, W. A. Mozart, Smetana
11,00  LE SONATE PER VIOLINO E CEMBALO DI GIOVANNI BATTISTA VIOTTI
11,30  UNIVERSITA' INTERNAZIONALE GUGLIELMO MARCONI (da Londra)
   Robert Boyd, Le misteriose buche nere
11,40  CONCERTO DEL QUARTETTO PARRENIN
   Musiche di Bartòk e Strawinsky
12,20  MUSICHE ITALIANE D'OGGI
   Brani di Giuseppe Savagnone
13,00  LA MUSICA NEL TEMPO
           Delacroix e Chopin
           di Diego Bertocchi
MONTECENERI - SVIZZERA
I Programma
6,00  DISCHI VARI
6,15  NOTIZIARIO
6,20  CONCERTINO DEL MATTINO
7,00  NOTIZIARIO
7,05  CRONACHE DI IERI
7,10  LO SPORT - ARTI E LETTERE
7,20  MUSICA VARIA
8,00  INFORMAZIONI
8,05  MUSICA VARIA - NOTIZIE SULLA GIORNATA
9,00  RADIO MATTINA - INFORMAZIONI
12,00 MUSICA VARIA
12,15  RASSEGNA STAMPA
12,30  NOTIZIARIO - ATTUALITA'
13,00  INTERMEZZO
13,10  ZIA MAME
           di Patrick Dennis
           Sceneggiatura radiofonica di Margherita Cattaneo
13,25  MELODIE SENZA ETA'
           a cura di Tino Vailati con l'Orchestra Radiosa
14,00  INFORMAZIONI
14,05  INTERVALLO
14,10  PER I LAVORATORI ITALIANI IN SVIZZERA
II Programma
9,30  CORSI PER ADULTI
12,00  MEZZOGIORNO IN MUSICA
   Brani di Vivaldi, Eichner e A. Mendelssohn
12,45  PAGINE CAMERISTICHE
   Musiche di Boccherini, Haas, Brahms
13,30  CORRIERE DISCOGRAFICO
   redatto da Roberto Dikmann
13,50  IL NUOVO DISCO
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Ricominciamo a parlare di radio... l'abbiamo davvero sottovalutata, quest'anno.... ma ogni tanto tiriamo fuori alcuni palinsesti che rinfocolano la nostalgia nel cuore degli appassionati delle AM ed FM (primo fra tutti, l'amico veneto Davide Camera, che ringraziamo pubblicamente per averci fornito le fotografie di annunciatrici e annunciatori atte a caratterizzare questo e gli altri post d'argomento radiofonico che seguiranno nell'immediato futuro quello che state per leggere).
La bella ragazza che vedete ritratta nell'immagine introduttiva (per la cronaca, scattata nel 1968) ha fatto veramente di tutto, in RAI: oggi è un'apprezzata giornalista ed esperta di spettacolo (cinema e teatro in primis) e da quando è andata in pensione continua la propria attività su YouTube (http://www.youtube.com/playlist?list=PL4EA355A6FA92384B), ma già nella seconda metà degli anni Sessanta, tra un esame e l'altro all'Università, si proponeva come voce suadente e seriosa a un tempo, alternandosi tra via Asiago e via del Babuino, ossia le due sedi romane di RadioRAI (la prima riservata agli spettacoli e alle rubriche varie; l'altra occupata dalla redazione del GR).  Il suo nome è familiare agli "aficionados" dell'emittente radiofonica di Stato: Mariangiola Castrovilli. A lei l'ideale compito di riportarci indietro di esattamente quattro dècadi, quindi a sabato 20 ottobre 1973.
Giornata all'insegna della musica, sia classica che leggera, ma non manca l'informazione: mentre prosegue in Medio Oriente la Guerra del Kippur e parte un vertice tra Stati Uniti (il Segretario di Stato Henry Kissinger) e Unione Sovietica (Leonid Brezhnev) per giungere a un solerte "cessate il fuoco !" che fortunatamente arriverà, ma con spiacevoli conseguenze di natura economica, l'attesa della gente è rivolta soprattutto verso la partita di calcio Italia-Svizzera, prevista per il pomeriggio allo Stadio Olimpico di Roma e che deciderà della partecipazione degli azzurri di Valcareggi alla fase finale dei Mondiali in Germania Ovest del successivo giugno ... ci arriveremo più avanti, quando sarà il momento... esattamente nell'altro post che dedicheremo al ricco palinsesto di quella lontana giornata.
Incominciamo con l'allora consueto Mattutino musicale classico del Programma Nazionale (l'odierna Radiouno), che quel sabato include in scaletta, tra l'altro, un brano di Henryk Wienawski, violinista e compositore polacco ottocentesco che, pur se non popolarissimo, ha regalato alla letteratura del principe degli archi delle pregevoli pagine, spesso eseguite nei concerti come bis: eccovi quindi la Leggenda, nell'interpretazione di David Oistrakh, illustre violinista ucraino, accompagnato al pianoforte da Vladimir Yampolsky.

Il Secondo Canale, invece, continua nella piacevolissima trasmissione di musica leggera che offre quotidianamente brevi ritratti di cantanti e complessi italiani e stranieri, con letture di massime e aforismi celebri (tra le voci recitanti figura anche quella della nostra Castrovilli) inserite tra una canzone e l'altra. Ad augurare il buongiorno sono, quel sabato, il complesso torinese de La Strana Società di Cesare Gianotti, formazione arrivata ai vertici delle nostre classifiche l'anno prima per aver diffuso anche in Italia l'ormai popolarissimo motivetto di Pop corn, e Giorgio Gaber, ormai avviato lungo la strada del Teatro-Canzone  che segnerà la seconda parte della sua lunga carriera.
Partiamo proprio con Pop corn:

Da tempo, però, La Strana Società ha intrapreso la produzione di pezzi vocali, anche per il successo ottenuto dal retro di Pop corn, ossia la bellissima canzone Nel giardino di Tamara. Al Disco per l'Estate Era ancora primavera è entrata in finale (e non certo perchè spinta dalla Fonit-Cetra, consociata RAI: difatti, per smentire illazioni di ogni tipo, Gianotti e soci passeranno presto alla Durium e faranno un'ottima figura anche l'anno dopo a Saint-Vincent con Fai tornare il sole), mentre meritano maggior attenzione i due brani che vi facciamo ora qui ascoltare, cominciando con Vento che soffi:

Dall'Europop sincopato con armonie prog di Vento che soffi a una cover di un successo straniero, Quella donna sei tu:

Passiamo a Giorgio Gaber, con una scaletta assai varia che prende le mosse dall'ultimo successo, Lo shampoo (che la RAI propone in versione "purgata", senza cioè il verso "La schiuma è una cosa sacra... come la Santa Messa", assolutamente improponibile in un contesto sorvegliato da dirigenti di ispirazione cattolica):

Tra le rarità della produzione dell'artista milanese di origine triestina figura la colonna sonora da lui interpretata per un film del 1971 con Massimo Ranieri, Bubù di Montparnasse, Ascolta la canzone:

Tra i motivi del vecchio repertorio che Gaber ha riproposto ne Il Signor G figura una bellissima canzone del 1963, lanciata in TV in Canzoniere minimo e il cui titolo è stato preso a prestito per un altro programma condotto dal Nostro sul piccolo schermo nell'inverno 1965-'66, Le nostre serate:

A proposito del primo Gaber, come non ripensare a Trani a gogò del 1962 ?

Prima che gli annunciatori esprimano a nome della Invernizzi i ringraziamenti per l'ascolto di Buongiorno con... c'è il tempo di ascoltare la canzone che Gaber portò a Sanremo nel 1967, su testo di un esordiente autore siciliano, un certo Franco Battiato (che non lo firmò perchè non ancora iscritto alla SIAE): E allora dai !, che i maligni del nostro tempo, forse, etichetteranno come "inno buonista".

Dopo il Buongiorno con... del Secondo, torniamo sul Programma Nazionale con l'appuntamento tutto italiano de Le canzoni del mattino, che si apre con l'ultimo successo di Gianni Nazzaro, quel Il primo sogno proibito (di Claudio Mattone e con l'ottimo testo dell'esperto Franco Migliacci) che non è riuscito a vincere il Disco per l'Estate, pur risultando migliore sia di Quanto è bella lei di Lorenzo Pilat e Daniele Pace che della successiva Questo sì che è amore di Sandro Giacobbe:

Milva, terza a Sanremo con l'intensa Da troppo tempo, ha inserito quale lato B di quest'ultimo brano un'ottima composizione di Enrico Riccardi e Luigi Albertelli ispirata alla favola di Cappuccetto Rosso, I tetti rossi di casa mia:

C'è spazio per la tradizione con l'immarcescibile Claudio Villa e la Venditrice di stornelli:

All'inizio dell'anno, Ornella Vanoni ha condotto assieme a Walter Chiari e a Don Lurio un ottimo varietà televisivo firmato da Antonello Falqui, Leo Chiosso e Gustavo Palazio, L'appuntamento: ad accompagnare i titoli di coda delle quattro puntate ha provveduto una canzone d'atmosfera scritta per l'occasione assieme a Bruno Canfora, Ma come ho fatto ?

Come sempre, nella scaletta de Le canzoni del mattino figura l'angolino della canzone partenopea, che quel giorno è appannaggio di un estratto di quella che, a nostro avviso, è stata la più bella antologia napoletana mai incisa su disco. Ci riferiamo cioè ai due 33 giri Napoli pubblicati, nel 1963 e nel 1965, da Miranda Martino con l'orchestra di Ennio Morricone. Dall'album del 1963 eccovi 'A frangesa, e approfittiamo dell'occasione per fare i nostri più sinceri auguri alla bravissima artista napoletana (nata però in Friuli in quanto il padre insegnava Latino e Greco in un liceo di Udine, il mitico Stellini - tra i cui allievi sarebbero apparsi negli anni Cinquanta, non più con il Prof. Martino nel frattempo tornato a Napoli, due ragazzi di sicuro avvenire dapprima come calciatori, poi uno come giornalista e commentatore esperto di calcio per la TV e l'altro come allenatore: Bruno Pizzul e Massimo Giacomini -) nell'imminenza dei suoi 80 anni che cadranno il 29 ottobre 2013: tanti ancora di questi giorni, carissima Signora Miranda ! ! !

 La stagione dei Radio-tempi pubblicitari sta per finire: essi con il 1974 saranno aboliti. Nel frattempo, in quel 1973 essi modificano più volte i titoli e così quello che fino a inizio anno era Quadrante ora s'intitola Il grillo cantante sul Programma Nazionale al mattino e I grandi dello spettacolo sul Secondo nel primo pomeriggio. Ad ogni modo, puntuale alle 9,15 risuona un motivo ormai familiare agli ascoltatori:

E' la sigla di Voi ed io (House of the king, eseguita dagli olandesi Focus), il programma condotto da un attore che cambia periodicamente: in questo periodo è al microfono un'attrice che sta ritrovando il successo nell'insperata veste di esperta di cucina in virtù dei trionfi televisivi di Colazione allo studio 7 (e presto se ne preparerà una nuova edizione, con il titolo mutato in A tavola alle 7 in quanto andrà in onda alle 19,00 sul Secondo Canale): la simpatica Ave Ninchi.
Sul Secondo, invece, come ogni sabato, largo alla vivacità di Gino Bramieri e dei suoi tre personaggi, Gustavino Dell'Acqua, Buleghin e Carugati, eroi delle scenette di Batto quattro, mentre intervengono per presentare i loro dischi due cantautori che incidono allora per la stessa casa discografica, la RCA. Il primo è Lucio Dalla, il quale ha musicato nove poesie di Roberto Roversi (il 33 giri Il giorno aveva cinque teste), aggiungendo un simpaticissimo divertissement all'insegna di un grammelot americaneggiante: poichè non vi è testo, il motivo si intitola Pezzo zero.

Domenico Modugno ha appena sfornato un nuovo 33 giri di inediti (salvi due pezzi) dal titolo Il mio cavallo bianco, già nell'occhio del ciclone per la canzone L'anniversario, censurata dalla RAI. Il disco vedrà una seconda edizione nel marzo successivo, con l'aggiunta del brano di Sanremo Questa è la mia vita: per intanto, gli ascoltatori possono conoscere gli altri motivi, a partire dalla title track, una struggente ballata dal titolo Cavallo bianco.

Sabato 20 ottobre 1973 (Radio - 1)
Avrete riconosciuto senz'altro il più famoso quadro di Eugene Delacroix, La libertà che guida il popolo (impropriamente detto anche La Marsigliese): ebbene, quando Fryderyk Chopin giunse a Parigi, fu proprio grazie al pittore che il pianista e musicista polacco potè entrare nei salotti più chic della città, non solo impartendo lezioni di pianoforte alle ragazze e ai ragazzi più in vista dell'alta società, ma anche e soprattutto stringendo amicizia con i molti intellettuali europei che si ritrovavano per scambiarsi idee e far conoscere reciprocamente i frutti del loro ingegno (tra tutti, come ben si sa, la scrittrice Aurore Dupin in arte George Sand).
Quegli anni furono assai prolifici sotto il profilo compositivo e proprio a quella stagione della breve esistenza del "poeta del pianoforte" è dedicata la puntata del ricchissimo e seguitissimo ciclo de La musica nel tempo, ottima e organica serie del Terzo Programma alla quale collaborano musicologi di fama non solo nazionale, i quali scelgono i dischi più pregevoli e interessanti delle composizioni illustrate di volta in volta, incisi dai più grandi artisti del Novecento.
Riascoltiamo insieme questi dischi di brani chopiniani, partendo dal celeberrimo Notturno n.2 op. 9 , eseguito dal grande pianista svizzero Alfred Cortot:

Restando in tema di grandi interpreti, non può mancare il prodigio italiano Maurizio Pollini, il pianista milanese che nel 1960, a soli 17 anni, vinse il Premio Chopin di Varsavia e che ancor oggi rimane un lettore tra i più validi e acclamati del musicista polacco. Ecco nella sua esecuzione i 12 Studi op.25, dedicati nel 1837 dal ventisettenne Chopin a un'amica di Ferenç Liszt, la contessa di Agoult (i numeri 1, 9, 11 e 12 hanno i rispettivi sottotitoli de Il Pastorello, Le ali della farfalla, Vento invernale e Oceano):
 
Per i 24 Preludi op. 28 (che Chopin non scrisse interamente, ma soltanto elaborò durante un soggiorno a Mallorca con George Sand al suo fianco) è stata invece scelta la versione di Friedrich Gulda, il versatile e trasgressivo concertista tedesco che in seguito avrebbe cavalcato nel contempo altre strade, non ultima quella del rock. Si tratta di una delle primissime versioni a 33 giri, datata 1953 (quindi di un Gulda giovanissimo) e pubblicata dalla Decca:

Finita la consueta puntata sabatina de La corrida, le trasmissioni proseguono con un altro appuntamento fisso dedicato all'ascolto di dischi usciti in tempi recenti (al massimo un paio d'anni prima), Su di giri, che specie nella parte finale presenta alcune incisioni assai interessanti, a partire da Alberto Baldan che, con il nome d'arte di Blue Marvin, si cimenta (anch'egli... è la moda corrente) con il sintetizzatore di Moog (e relative stupefacenti sonorità elettroniche) nell'esecuzione di una propria composizione dal titolo Polvere di sole (Sundust):

La West Coast è la sede geografica di una fucìna di autori, cantanti e complessi in grado di fondere la tradizione del country con le sonorità rock: sono anni felicissimi per tutti questi personaggi destinati a fare storia. Vogliate quindi ascoltare un brano composto da Jackson Browne e interpretato da Linda Ronstadt, dal titolo Rock me on the water:

Adesso un po' di rock con i Free che eseguono Little bit of love:

La puntata di Su di giri termina invece con un brano tratto da Per un amico, secondo LP della Premiata Forneria Marconi, formazione pop-rock italiana che sta mietendo successi anche all'estero: perfino gli  anglosassoni e gli statunitensi, in genere assai diffidenti con gli stranieri specie se non cantano in inglese, sono entusiasti di Francone Mussida, Franz Di Cioccio e compagni. Non solo viene realizzata di lì a poco un'inevitabile antologia di canzoni tradotte dal titolo Photos of ghosts, ma anche la PFM viene invitata a esibirsi Oltreoceano... sarà un tour dall'esito assai felice, le cui migliori esecuzioni saranno documentate nell'album Live in USA. Eccovi quindi Il banchetto:

Per ora ci fermiamo qui: aspettate qualche giorno e avrete la continuazione di ciò che la radio propose il 20 ottobre 1973. Vi preannunciamo che l'opera lirica, la buona musica leggera e naturalmente Italia - Svizzera di calcio saranno gli argomenti di cui ci occuperemo a completamento del nostro esame dei vari palinsesti di un sabato d'autunno ormai molto lontano.
A prestissimo, dunque, e grazie ! ! !
CBNeas
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Non dimenticate

LUNARIO DEI GIORNI DI TELEdi Cesare Borrometi  La TV degli anni d'oro come non è stata mai narrata


Sabato 20 ottobre 1973 (Radio - 1)Con il passare degli anni crescono sempre più la nostalgia e l'interesse per la vecchia TV di qualità: appositi canali digitali, siti Internet dedicati, pubblicazioni periodiche, tanto nelle edicole quanto nei negozi specializzati; DVD contenenti, tutte o in parte, storiche trasmissioni di ieri, libri a carattere storico-rievocativo godono di un pubblico scelto, appassionato e spesso anche esigente. Eppure c’era una lacuna da colmare: un almanacco, un lunario che raccogliesse, giorno per giorno, una vasta gamma di programmi di quel periodo d’oro, dal varietà allo sceneggiato, dalla pubblicità all’informazione, dalla TV dei ragazzi al teatro e alla cultura, lo sport e via dicendo. In tutto 366 titoli, uno per ogni giorno dell’anno, scelti in base alla relativa data di trasmissione (o di inizio serie per i programmi a puntate) o ad eventi particolari atti a determinarne il successo, e corredati da schede tecniche, presentazioni e commenti. Questa lacuna viene oggi colmata da Cesare Borrometi, ideatore di una formula che senz’altro cambierà il modo di gestire la storiografia sull’argomento: fermo intendimento dell’autore è di produrre nel tempo ulteriori libri del genere, fornendo all’appassionato, allo studioso e al curioso un panorama il più possibile preciso dei giorni, dei mesi e degli anni che hanno visto sbocciare trasmissioni e personaggi di fama del “piccolo schermo" da riscoprire e rivalutare.


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