Ricordo di fanciullezza
Gaggia o acacia
Le gaggie della mia fanciullezza
dalle fresche foglie che suonano in bocca...
Si cammina per il Cinghio asciutto,
qualche ramo più lungo ci accarezzala faccia fervida, e allora, scostando
il ramo dolce e fastidioso, per inconscia vendetta
si spoglia di una manata di tenere foglie.
Se ne sceglie una, si pone lieve
sulle labbra e si suona camminando,dimentichi dei compagni.
Passano libellule, s'odono le trebbiatrici lontane,
si vive come in un caldo sogno.Quando più la cicala non s'ode cantare,
e le prime ombre e il silenzio della sera ci colgono,quasi all'improvviso, una smania prende le gambe
e si corre sino a perdere fiato,
nella fresca sera, paurosi e felici.
Attilio Bartolucci