SABATO : Il ritorno della disco più sporca di Scozia (…è sempre più figa!)

Sentirsi sporchi e luridi non è mai stato così divertente…

Ci si trova al solito pub pre-partenza. D. e Gualando cominciano a carburare in modo GRAVISSIMO. Gualando comincia a elencarmi una serie di tecniche (alcune veramente fighe, tipo la teoria dell’assistente al sordo… che vi descriverò in una futura GUIDA) e, su queste note, parte l’odissea verso il nostro obiettivo. Siamo un gruppetto ben fornito… oltre ai già citati alcolisti, siamo in compagnia di  St., Sk. e Sf. Nonostante manchino le mia guide spirituali Esse e Sorella Mestiera, mi sento in ottima compagnia.

In macchina durante il viaggio di andata c’è un gran clima di festa (fondamentalmente, passiamo tutto il viaggio a prendere per il culo St., che sta al gioco). Arriviamo. Pochissime macchine. Non eravamo mai stati di venerdì e sapevamo che era un po’ un’incognita… Ma prima di continuare con la narrazione, vi spiego un paio di cose sulla disco più sporca di Scozia…

Normalmente questa disco funziona in questa maniera: ci sono due sale. Una di sopra e una nel seminterrato. Noi andiamo SEMPRE in quella di sotto: musica reggae più o meno, con qualche inserto trash. Non eravamo mai stato nella sala di sopra, anche perchè si vociferava che fosse una sorta di NIGHT (o, più comunemente, PUTTANODROMO). Questa sera arriviamo e… la stanza sotto è chiusa. Ma sentiamo musica reggae… che a quanto pare, esce dal presunto lap dance. Inizialmente St. è decisamente scazzata dalla cosa… Ma lo sarà ancora di più quando entriamo. Non riesco a trovare parole per descrivere la scena… Pista vuota (ci sono bene o male 15 persone nel locale). Sporco ancora più della sala giù. Due immense SBOLDRE che ballano (una su una piattaforma apposta un’altra nascosta in un angolo). E quando dico SBOLDRE, non intendo le solite da pista che si trovano in ogni disco. No no. Queste erano ballerine da Lap dance. Ma con le tette coperte (più o meno).

Quindi immaginatevi: sala piena di fumo, un tizio che sta girando una canna in un angolo, i divanetti consumati da anni di utilizzo per azioni immorali (e quasi sicuramente anche illegali), i Sud Sound System sparati a palla dalle casse, la pista vuota e queste due sboldre che ballano. OMMIODDIO CHE FIGATA DEVO LAVARMI GLI OCCHI CHE LI SENTO ZOZZI.

Fatto sta che cominciamo a ballare. Inizialmente solo noi, poi comincia anche un altro po’ di gente. Due mezze tossiche (che Gualando cerca di agguantare per me ), una tizia sulla cinquantina che balla SENZA SCARPE (incurante della quantità di vetri e birra versata sulla pista). La serata la passiamo divertendoci alla grande, con Gualando che ci prova (per me) con tutte le donne presenti. Poi ci prova anche con le sboldre, ma quello è un altro paio di maniche… (UPDATE: Quasi dimenticavo… D., preso dalla molestia più molesta, decide per scomessa di sculacciare la sboldra sulla piattaforma… e lo fa! Io e Sk. già cominciamo a prevedere le botte con la security… ma fortunatamente, lei si gira e… gli sorride!!)

Il mio unico approccio (che tiene alto il mio ottimismo settimanale) è con la barista (quella che ho riconosciuto dall’ultima volta… ieri sera non lavorava). Vedo che balla da sola e poi si avvicina al banco. Mi avvicino a prendere da bere e intanto ci chiacchero un po’. Non faccio strafalcioni incredibili (già motivo di giubilo). Le chiedo se vuole ballare e, con un sorriso enorme, mi dice che oggi è stanca ma un’altra volta volentieri. Torno dai ragazzi… sapendo che è andata bene. Lei ci sarà. Ogni volta che vengo qui. A sentirmi lurido.

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