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Sabbia e arena - Recensione - iPhone

Creato il 06 febbraio 2016 da Intrattenimento

Ubisoft ci porta in un mondo post-apocalittico, dominato da predoni che si muovono a bordo di navi volanti

In uno scenario a metà fra quello di Mad Max e di Fallout, dove la società è stata azzerata da guerre e cataclismi, Sandstorm: Pirate Wars ci mette nei panni del comandante di una nave volante, a capo di una ciurma di predoni che viaggiano da un punto all'altro del deserto allo scopo di raccogliere denaro e risorse.

Sabbia e arena
Decisa una destinazione sulla mappa, il gioco presenta una progressione del tutto simile a quella dei drag racer, con il nostro veicolo inquadrato a tre quarti mentre sfreccia sulle lande desolate, attraversando location che una volta erano città e sono ora ridotte a un cumulo di macerie sabbiose. Durante la traversata da un punto all'altro del tragitto possono accadere diverse cose: ci si può fermare per controllare i resti di una nave abbandonata o prestare soccorso a un equipaggio alla deriva, entrambe situazioni che possono trasformarsi in una trappola e portare allo stesso epilogo: uno spettacolare combattimento fra vascelli futuristici, a base di cannoni, missili e scudi energetici. Riusciremo a costruire una nave abbastanza potente da garantirci la vittoria in ogni frangente? Lo scopriremo nel corso di una lunga campagna, coadiuvata da una modalità multiplayer e da svariate missioni secondarie, molto utili per racimolare un po' di denaro extra e limitare, in tal modo, le noie di un approccio freemium che già verso la fine del secondo capitolo comincia a mostrare le sue carte, spingendoci verso il grinding.

twittalo! Sandstorm: Pirate Wars è un bel titolo, interessante nelle sue meccaniche e ricco nella struttura

All'arrembaggio!

Il gameplay di Sandstorm: Pirate Wars riprende molti degli aspetti degli RPG tattici, inclusa la questione dei combattimenti casuali: talvolta attraversare un determinato punto della mappa può portarci a dover combattere, ma ci sono casi in cui si viaggia senza problemi. Una volta che veniamo avvicinati da una nave nemica, il sistema di combattimento si rivela molto semplice: bisogna selezionare un'arma e un bersaglio, quindi attendere che il sistema si carichi e faccia fuoco in modo automatico finché quella componente del veicolo ostile non viene distrutta.

Sabbia e arena
Già nelle prime fasi vengono introdotti sistemi come gli scudi energetici o le contromisure contro i missili a ricerca, e da questo punto di vista c'è poco di cui lamentarsi, visto che parliamo di un arsenale composto da qualcosa come cento strumenti differenti. Una barra posta nella parte sinistra dello schermo consente, una volta carica, di entrare in una sorta di modalità speciale che cambia a seconda della nave utilizzata e che permette, ad esempio, di ottenere cool down molto più rapidi per le armi, oppure di ripristinare sistemi distrutti. L'impianto funziona molto bene e fa leva sul fascino della crescita costante, complice la raccolta di risorse per potenziare la nave e le sue difese, ma allo stesso modo sa essere piuttosto ripetitivo e obbliga spesso a effettuare un bel po' di backtracking sulla mappa per il completamento delle quest secondarie. Di certo il comparto tecnico supporta l'azione nel migliore dei modi, grazie a una grafica dettagliata e convincente, che rappresenta in modo efficace il peso delle navi e ricorre a buone scelte di design. Buona anche la colonna sonora, sufficientemente "epica" per sottolineare il valore degli scontri.

Pro

  • Bel concept, duelli spettacolari
  • Struttura molto ricca
  • Ottima grafica, musiche coinvolgenti

Contro

  • Il modello freemium si fa sentire
  • Azione fondamentalmente ripetitiva

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