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Sacchetti Biodegradabili – Ambiente, WWF e la Polemica fra Legambiente e il Governo Monti

Creato il 29 gennaio 2012 da Topogina

Sacchetti Biodegradabili – Ambiente, WWF e la Polemica fra Legambiente e il Governo Monti

Le conseguenze sugli animali e l' ambiente sono impressionanti
   (Ron Prendergast, Melbourne Zoo)

Continua la polemica riguardante i sacchetti biodegradabili detti anche bio shopper o eco shopper e cioè le famose buste biodegradabili rese obbligatorie con un decreto del gennaio 2011. Quella decisione aveva fatto gioire come me molti ambientalisti e persone attente alle tematiche ambientali: finalmente l’Italia aveva il primato per qualcosa che riguarda le politiche ambientali! Troppo bello per essere vero... E infatti, il nuovo Governo Monti ha deciso di non includere tale norma nel milleproroghe di fine dicembre.
Ciò ha fatto infuriare la Lega Ambiente nonchè confuso gli italiani che non sanno se portarsi o meno le borsette da casa. E pensare che tutto si potrebbe risolvere se ognuno usasse le sporte multiuso di stoffa o di paglia come facevano le nostre sagge nonne... 

Sacchetti Biodegradabili – Ambiente, WWF e la Polemica fra Legambiente e il Governo Monti

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La Plastica Inquina, no? Le buste di plastica inquinano, lo sanno tutti che la plastica è prodotta con il petrolio, ma allora perchè sono ancora in voga quei sacchetti inquinanti? Vi allego questo video sperando di suscitare una reazione... 

Il “Caso Bioshopper” - Botta e Risposta fra il Ministero dell’Ambiente e Legambiente
Gennaio 2011 L’ Italia diventa la capostipite europea per le normative riguardanti l’utilizzo di sacchetti biodegradabili e il bando dei vecchi sacchetti di plastica. Evviva!
23 Dicembre 2011 Il nuovo Governo Monti non inserisce la norma che stabiliva i parametri  “di biodegradabilità nell’ambiente e compostabilità delle bio-shopper secondo la norma europea EN13432” nel decreto Mille proroghe. Ooops!
23 Dicembre 2011 La Legaambiente risponde con dichiarazioni pubbliche rese dal proprio vicepresidente Stefano Ciafani nelle quali chiede che il governo faccia chiarezza a riguardo perchè durante l’anno c’è chi ha prodotto buste che si dichiarano biodegradabili pur contenendo additivi chimici. Ciafani accusa il governo di fare gli interessi di alcune lobby industriali che producono tali “falsi” biodegradabili e definisce il mancato inserimento della norma come “evidente  tentativo di sabotaggio”. E bravo Ciafani, diciamogliene quattro!
31 Dicembre 2011 Il governo risponde alle accuse con una breve ansa “Ambiente: ministero, buste di plastica restano vietate” dichiarando di rimanere sulla propria posizione: le buste di plastica sono e rimangono vietate e non c’è stato alcun passo all’indietro.
La Ripresa Economica ha la Priorità sull’ Ambiente? A Quanto Pare SI... Il Ministero dell’Ambiente guidato dall’onorevole Clini ha tranquillizzato tutti spiegando che il divieto resta nonostante la norma non sia stata inserita. Ma non era piu’ facile inserirla invece di creare un tale “caso”? Infondo si tratta di una decisione presa più di un anno fa e con la quale la maggior parte degli Italiani concordava pienamente (gli intervistati nel video sotto lo confermano!)

Capisco che secondo alcuni ci sono cose più importanti da fare per riportare a galla l’Italia, ma l’ambiente dovrebbe essere una priorità per tutti visto che ci viviamo dentro, lo respiriamo, beviamo e mangiamo i suoi frutti, prodotti e risorse. Rispetto all’economia, gli atti rivolti alla salvaguardia dell’ambiente passano quindi in secondo piano? Io non sono affatto daccordo con l’atteggiamento del nuovo governo. Che significa che la norma non è stata cancellata? Va rispettata o no? Ma non si rendono conto che in Italia gli industriali ne approfittano sempre e comunque per raggirare le leggi e che così facendo il Ministero dell’ Ambiente gli ha solo dato un’ ulteriore mano?
La Prestigiacomo, ex-ministro dell’Ambiente, ha dichiarato che “la battaglia contro la dispersione dei sacchetti di plastica [...] ha subito una grave battuta d'arresto” e io concordo pienamente con lei. Ma vi sembra giusto che gli impianti che si erano già adeguati ai cambiamenti introdotti allora dalla norma  che aboliva i sacchetti di plastica faranno fatica oggi a ricevere aiuti economici? Mentre i furbetti che ancora non si erano adeguati (perchè sappiamo benissimo come vanno le cose in Italia!) hanno magari continuato a produrre borse inquinanti facendole passare per bio-shopper.

Sacchetti Biodegradabili – Ambiente, WWF e la Polemica fra Legambiente e il Governo Monti

Le borse ecologiche sono molto capienti e durano per anni. Oltretutto sono anche carine.

La norma in questione non è stata abolita, ok, l’abbiamo capito, ma che fine fanno gli investimenti promessi ai produttori di sacchetti nel 2011 per modificare i propri impianti? Altro caso di “mistero all’italiana”.
E il WWF che ne Pensa? Il WWF aveva dichiarato l'anno scorso che “l’era del sacchetto di plastica per la spesa si è finalmente conclusa: dall'1 gennaio 2011 è entrato in vigore il divieto di commercializzazione dei sacchetti non biodegradabili per l’asporto delle merci”. Chi ama l’ambiente infatti, è super contento del fatto che l’Italia avesse smesso di utilizzare il 25% di tutti i sacchetti prodotti in Europa, sacchetti che noi usiamo per trasportare la spesa per qualche minuto e che costano poi all’ambiente secoli di sforzi per distruggerli. 
Le Misure Anti-Crisi e Pro Ambiente Vengono Ignorate Non per fare polemica, ma sembra che a risentirne dei tagli sia molto spesso il Ministero dell’Ambiente e le proposte che incentivano la green economy. Ma lo sapevate che secondo la Legambiente si potrebbero recuperare 21,5 miliardi di euro se solo si incentivassero la sostenibilità ambientale e il taglio degli sprechi? Numeri alla mano, leggere per credere!
Io Sto dalla parte del Pianeta Terra! E Tu?

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Addirittura questa Shopper Include la Lista della Spesa, Bell' Idea, Vero?

Voglio prima di tutto dire che lo scopo di questo articolo è di divulgare quanto sta accadendo e non di lamentarmi, le lamentele non mi appartengono. Queste righe riassumono solo i fatti e le mie opinioni a riguardo. Sono impressioni di una persona apolitica che non ha mai votato in vita sua (se non quando c'era da votare NO al nucleare). Molti penseranno che non ho svolto il mio dovere di Italiana e che non mi posso lamentare di come vadano le cose in Italia se non ho detto la mia quando c’era da scegliere da chi farci governare. La mia risposta è che probabilmente avete ragione, ma fin da piccola ho considerato chi fa politica alla stregua di un ladro e visto come ci hanno ridotti con le pezze al culo ho probabilmente un pochino di ragione. Quindi perchè perdere tempo ed andare a votare se alla fin fine sono tutti uguali? Da che parte sto? Sto dalla parte dell’ambiente, del pianeta Terra, dalla parte dei fiumi, dei mari, dell’aria e delle foreste, dalla parte dell’ambiente che ci ospita e che noi inquiniamo ininterrottamente senza batter ciglio e forse, ma solo a volte, senza neanche accorgersene. Ecco perchè è importante che nascano blog come il mio ,dove le persone possano esprimersi per quello che hanno dentro e senza appartenere ad alcun partito politico. E con questo concludo....
 
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P.S. In un altro post  ho caricato alcuni tutorial per farvi una bellissima borsa per la spesa, usando una t-shirt, un paio di vecchi jeans, ce n'e' per tutti i gusti!

Fonti e Articoli correlati: Leggi l’articolo Bio-shopper: sparisce norma annunciata da Governo - Legambiente: “Il Governo e il Parlamento rimedino subito, sui sacchetti finti biodegradabili c’è bisogno di chiarezza” su sito di Legambiente Leggi l’articolo Proposte anti crisi su sito di Legambiente Leggi l’articolo Norma sui bioshopper cancellata, Prestigiacomo: “Clini e Passera rimedino” sul sito di Zero Emission
Leggi l’articolo Milleproroghe: tornano i sacchetti di plastica sul sito The Globalist.it


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