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Sacchetti di plastica. In Mauritania si punisce anche con la galera e in Italia le sanzioni si rinviano

Creato il 08 gennaio 2013 da Minimoimpatto

Sacchetti di plastica. In Mauritania si punisce anche con la galera e in Italia le sanzioni si rinviano In questi giorni sarebbero dovute entrare in vigore le sanzioni italiane per chi commercializza sacchetti usa e getta non a norma. E invece tutto rinviato a data da destinarsi. In giro per il mondo, invece, c’è chi è molto più risoluto. Ecco un interessante articolo edito pochi giorni fa su Ecoblog

E’ entrata in vigore da poche ore, il 1° gennaio 2013, la nuova legge che vieta l’uso di sacchetti di plastica in Mauritania. Nel paese ai confini con il Sahara chi produce sacchetti di plastica, chiamati zazou, rischia la galera fino a un anno. Oltre alla pena detentiva sono previste multe fino a un milione di Ouguiyas (2.500 euro) per i produttori, gli importatori e gli utilizzatori di sacchetti di plastica.

Ma come mai una così pesante pena? I sacchetti di plastica rilasciati nell’ambiente sono dei veri e propri killer per pecore, capre, asini, cammelli e mucche che li ingeriscono mentre brucano l’erba. A risentire anche i pescatori che li trovano impigliati nelle reti o tra le eliche delle loro imbarcazioni. In Mauritania l’allevamento di bestiame è una attività alla base della loro economia e dunque la perdita di un capo di bestiame causata da una busta di plastica diventa punibile anche con il carcere. Si è calcolato che l’80% del bestiame muore a causa dell’ingerimento di sacchetti di plastica e che non conviene riciclare i sacchetti poiché la raccolta è troppo onerosa. Resta dunque l’unica soluzione: vietarli.

Continua a leggere su Ecoblog: Il carcere per chi usa i sacchetti di plastica, la legge in Mauritania L’interessante articolo è di Marina Perrotta


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